Marotta annuncia la visita del ct a casa-Juve per giovedì e venerdì. Si colma la lacuna: che cosa significa
(r.o.) - Antonio Conte a casa-Juventus. Lo annuncia Beppe Marotta, fissa la data per giovedì o venerdì ("Stiamo definendo") e sistema così un "vuoto" che aveva un sapore amarognolo, se non di polemica dopo il brusco addio dell'estate scorsa e l'avvento di Max Allegri. La pace fra il cittì e la squadra che l'ha reso un Fenomeno (e viceversa) sarà così siglata dopo sette mesi e dopo le tante visite che Conte ha fatto nei ritiri delle squadre. Tutte (quasi tutte), ma alla Juve no, non era ancora rientrata nei suoi giri di orizzonte.
Si diceva: per impegni reciproci non compatibili, ma un po' a tutti (noi compresi) faceva comodo perché faceva notizia questo "freddo" dopo il grande amore durato tre anni. E tre scudetti. E qualche record.
Ora tutto va a sistemarsi, almeno sul piano formale. Conte colma la lacuna con la squadra che rifornisce la struttura-base della Nazionale. Allegri sistema le pendenze con il passato bianconero, che sembrava eccessivo, ma ora si è capito che la Juve di Max va forte come quella di Antonio e forse anche di più. L'incontro è quanto di meglio possa accadere, per celebrare il momento-Juve e dare forza al gruppo-Italia che cerca spazi, conferme e un futuro luminoso.
Dopodiché lasciamo da parte la querelle Nazionale-Lega di Serie A sul tema degli stage invocati da cittì e ai quali i grandi club impegnati in Europa (la Juve soprattutto) guardano senza grandi entusiasmi.