Arezzo, Capuano: "Presi a cazzotti i giocatori ma non si è mai saputo"

Poi l'attacco a Ulivieri: "Pensavo fosse il presidente degli allenatori, non dei calciatori"

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Ezio Capuano non si ferma. Dopo la sfuriata negli spogliatoi, ormai diventata cult, il tecnico dell'Arezzo continua a pensare che la diffusione di quell'audio sia stata una vigliaccata e aggiunge un altro aneddoto di quelli forti: "Lo spogliatoio è sacro. Diverse volte ho preso a cazzotti i giocatori, ma non si è mai saputo nulla". Poi una stoccata a Ulivieri, che non lo aveva difeso: "Credevo fosse presidente degli allenatori...".

Capuano, a Radio Crc, è tornato sullo sfogo dopo l'amichevole persa contro il Lugano e divulgata su internet da uno dei suoi calciatoir, Sperotto: "La cosa più grave è che in quello sfogo non si sente volare una mosca o il fruscio di un sospiro, ma poi ti ritrovi sul web. Non era mai accaduto che qualcosa avvenuto negli spogliatoi venisse diffuso. Ma ad Arezzo mi apprezzano tutti, tranne Ulivieri che mi ha dato del maleducato". Secondo il tecnico, proprio Ulivieri, proprio al presidente dell'Associazione Allenatori, doveva difenderlo ma così non è stato.

Infine ha spiegato il clima attuale del gruppo: "Sperotto è un bravo ragazzo, hanno cercato di difenderlo ma poi l'hanno scaricato quando la cosa si è fatta grossa: giusto così. La squadra è con me, ho costruito questo gruppo, schiocco le dita e mi corrono dietro".

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