Il Cagliari punta a chiudere entro dicembre il piano economico finanziario del nuovo stadio e a trasmetterlo al Comune. Il club attende inoltre che il governo renda operativo il fondo equity dedicato agli impianti sportivi. È quanto emerso dall'intervento del direttore generale Stefano Melis durante il Social Football Summit di Torino, nel panel dedicato ai modelli di investimento nelle infrastrutture calcistiche, insieme a rappresentanti di Deloitte, Udinese e Fiorentina. Melis ha ricordato che il progetto del nuovo impianto va avanti da quasi dieci anni, un percorso segnato da costi elevati per consulenze e da un iter complesso con istituzioni e enti coinvolti. Senza una proprietà solida, ha sottolineato, sarebbe stato difficile continuare. Il piano economico finanziario è in fase di aggiornamento con Deloitte e sarà certificato da UniCredit. La finanziaria regionale Sfirs ha confermato la disponibilità a guidare la raccolta del debito insieme all'Istituto per il Credito Sportivo e ad altre banche. L'obiettivo è consegnare il piano al Comune nella prima metà di dicembre. Il progetto prevede uno stadio da 30 mila posti, adeguato alle indicazioni di Uefa e Figc per sostenere la candidatura di Cagliari a sede degli Europei 2032. Melis ha ribadito l'attesa per l'attivazione del fondo nazionale sugli stadi, ricordando che l'opera resterà pubblica e sarà concessa per cinquant'anni al vincitore del bando internazionale, con un investimento in gran parte privato.