Impresa Atalanta: 1-0 al Lione

A Reggio Emilia decide un gol di Petagna al 10'. I bergamaschi poi annullato le velleità dei francesi.

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A Reggio Emilia l'Atalanta batte il Lione 1-0 nell'ultimo turno di Europa League e chiude al primo posto il Gruppo E. Decide la gara un gol di Petagna al 10' che sfrutta una conclusione sbagliata di Hateboer e manda di nuca la palla in rete da due passi. I bergamaschi soffrono il giusto e chiudono la fase a gironi senza sconfitte con una vera impresa: per Gasperini, che va ai sedicesimi da testa di serie, 4 vittorie e 2 pareggi.

La regina delle provinciali entra in pompa magna nel calcio europeo che conta: l'Atalanta batte 1-0 l'Olympique Lione e si qualifica da prima ai sedicesimi di Europa League. La ciliegina di una partita che i 15mila tifosi bergamaschi a Reggio Emilia è firmata di nuca da Petagna al 10'. Atalanta mai in sofferenza e padrona del campo per lunghi tratti. Palo di Fekir al 92'. Notte di gioia sulla via Emilia che per una sera arriverà fino a Bergamo.

Gasperini punta sul miglior undici assemblabile di questi tempi, tenendosi la carta De Roon in panchina. La scelta, col senno di poi la scelta è azzeccata
 
Partita non consigliata ai deboli di cuore quella al Mapei Stadium. Lo si vede dopo 180 secondi quando Mariano  a due passi da Berisha devia quasi a colpo sicuro. Ma il numero uno albanese appare subito in serata di grazia e in qualche modo salva. Sul rovesciamento di fronte Cristante si trova solo davanti a Lopes dentro l'area piccola: il colpo di testa è bello ma non redditizio, finendo a lato. L'Atalanta preme e su un cross di Spinazzola Hateboer cicca in modo clamoroso, servendo casualmente un assist a Petagna che, ricordandosi di essere un centravanti, devia con la nuca in rete. La sliding door della partita arriva quindi al minuto 10. E' la svolta perché esce l'Atalanta in versione export: i bergamaschi addormentano la partita, come fossero abituati a giocare queste partite in Europa. Il Lione, mai stato in svantaggio in sei uscite di Europa League finora, annaspa in mezzo al campo, povero di idee e di spunti. E dire che sono i francesi ad esser habituee del calcio europeo, reduci dalla semifinale di EL dell'anno scorso. Poca roba insomma nel primo tempo con l'atteso Depay che si fa vivo solo al 35'.

Nella ripresa, i francesi partono con un piglio diverso ma i risultati sono gli stessi del  primo tempo. Velleità di rimonta s'infrangono sul frangiflutti bergamasco. La palla è per lunghi tratti tra i piedi transalpini: gli uomini di Genesio, è vero, riescono a bucare il centrocampo qualche volta in più rispetto al primo tempo ma la difesa di Caldara-Toloi-Masiello non fa sconti.  Al 26' uno spento Depay esce di scena. Sei minuti dopo tocca a Petagna uscire tra i cori e far spazio a Kurtic: l'appuntamento con la storia è sempre più vicino e Gasperini vuole blindare l'Atalanta. I francesi buttano cuore e muscoli oltre l'ostacolo nel finale. Ma non passa lo straniero da queste parti in serate speciali come questa. Lo dimostra anche Fekir che al 92'colpisce il palo alla destra di Berisha.

E così alle 20.51 di giovedì 7 dicembre l'Atalanta entra - di nuovo - nella storia del calcio italiano.

ATALANTA-LIONE 1-0
Atalanta (3-4-2-1) : Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, Cristante (41' st De Roon), Freuler, Spinazzola; Ilicic (37' st Palomino), Gomez; Petagna (31' st Kurtic). A disp.: Gollini, Castagne, Orsolini, Cornelius. All.: Gasperini
Lione (4-2-3-1): Lopes; Rafael, Marcelo, Diakhaby, Mendy; Ferri, Ndombele; Cornet (45' Geubbels), Fekir, Depay (23' st Aouar); Mariano Diaz (30' st Gouiri). A disp.: Gorgelin, Tete, Marcal, Tousart. All.: Genesio
Arbitro: Eskov (Rus)
Marcatori: 10' Petagna (A)
Ammoniti: Freuler (A), Toloi (A)

Petagna 7 - Marcatore quasi per caso, pilastro non a caso. Gasp vorrebbe clonarlo: tiene palla, fa salire la squadra e dispensa passaggi illuminanti.

Caldara 7 - Se non passa lo straniero è anche merito suo. Duro ma non cattivo, non si fa scavalcare praticamente da nessuno. peccato che il futuro non sia nerazzurro

Gomez 7 - In ripresa rispetto alle ultime uscite. I francesi lo temono e lui dimostra che hanno ragione. Il gol prima o poi arriverà.

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