Caso ultras, l'Atalanta: "Vogliamo solo la verità"

Nota del club all'indomani del comunicato dei tifosi e delle accuse alla Polizia

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Dopo gli scontri di Firenze e le reciproche accuse tra la Polizia e i tifosi dell'Atalanta, il club bergamasco interviene con una nota sul proprio sito ufficiale chiedendo che venga fatta luce su quanto accaduto. Nel comunicato, a titolo "Verità e giustizia", la società bergamasca scrive: "Vogliamo solo la verità. Chiediamo che sia fatta luce su quanto accaduto mercoledì notte a Firenze. Abbiamo visto, con sgomento, le immagini che circolano sui media. Non amiamo i processi sommari ma crediamo fortemente nella giustizia e nella lealtà dei comportamenti e per questo riteniamo opportuno che quanto successo, e documentato con immagini e testimonianze, sia oggetto di approfondimenti".

E ancora: "Siamo per la legalità e per la tutela delle forze dell'ordine, che svolgono un importante servizio a garanzia della sicurezza pubblica, ma la denuncia sollevata dai tifosi impone, da parte del Ministero degli Interni e di tutte le Autorità competenti, un elevato grado di attenzione per difendere i diritti anche di chi segue lo sport ed il calcio.

La violenza, da qualsiasi parte arrivi, non è tollerabile e l'Atalanta sarà sempre in prima fila perché solo la passione sportiva e la sana competizione siano i fenomeni trainanti per il nostro calcio.

Non potevamo rimanere silenti di fronte a certe immagini e la speranza di tutti, cittadini e sportivi, è che su questi episodi sconcertanti sia fatta totale chiarezza e che i colpevoli, chiunque siano, vengano puniti secondo giustizia".

Il bilancio degli incidenti di Firenze era stato di 5 poliziotti feriti con una prognosi tra i 7 e i 10 giorni e di 130 ultras atalantini identificati. Ovviamente differenti le versioni dell'accaduto, con il sidacato della polizia che ha spiegato: "Nel 2019 è inconcepibile che ci siano soggetti che dovrebbero spostarsi da una città all'altra solo per supportare la propria squadra, ma che poi si comportino in questo modo. Un poliziotto che era salito a bordo del pullman per capire i motivi della fermata sarebbe stato chiuso all'interno del mezzo e malmenato dai tifosi riportando, fortunatamente e solo grazie alla sua lunga esperienza in servizi di ordine pubblico, lesioni non gravi. Purtroppo non ha avuto stesso destino un funzionario che, causa una violenta colluttazione, ha subito importanti danni al volto. Bisogna punire duramente i responsabili, sono necessari provvedimenti permanenti di interdizione da eventi sportivi e manifestazioni pubbliche”.

Pronta la replica della tifoseria nerazzurra: "Una grande Atalanta che ha strappato un ottimo risultato, più di 3000 atalantini che non arrecato nessun problema di ordine pubblico. Ed invece a 500 metri dal casello di Firenze Sud, subito dopo la partita è accaduto qualcosa che al momento fatichiamo a comprendere. Precisiamo che non c'è stato nessun contatto con la tifoseria viola nè prima nè dopo la partita e il clima era di assoluta tranquillità. Sulla strada del ritorno, scortata in superstrada, la carovana di quasi 20 bus viene separata e divisa dalle forze dell'ordine per, così riferiscono, “controllare un pullman che si stava staccando”. Ma come è possibile che in una superstrada dedicata in quel momento solo per il nostro passaggio (con centinaia di forze dell'ordine presenti) che un bus si stacchi completamente dal resto della carovana a 500 metri di distanza dal casello autostradale senza alcuna possibilità di deviare il percorso?? E' qui che il reparto celere fa accostare il primo pullman, facendo aprire le porte e salendo a bordo (già in assetto antisommossa), colpendo e ferendo indistintamente tutti gli occupanti e rompendo i finestrini dopo aver divelto la parte anteriore. La “Curva Nord Bergamo” vuole ricordare tutto il lavoro fatto negli anni proprio per evitare queste situazioni, dove grazie al caos nel passato scaturivano scontri con la polizia, totalmente inutili e senza un vero motivo. Vogliamo la verità su quanto accaduto ieri in quella superstrada, i tifosi atalantini non avevano nessun motivo per creare casini quindi molto probabilmente qualcosa nella gestione dell'ordine pubblico non ha funzionato. Chiediamo a chiunque abbia foto, video o semplicemente testimonianze dirette scrivere a sostienilacurva@tim.it. Curva Nord Bergamo".

"Gli agenti hanno usato il manganello per picchiare quelli che gli capitavano a tiro". Il titolare dell'agenzia che aveva messo a disposizione uno dei pullman con cui i tifosi dell'Atalanta hanno raggiunto Firenze per la semifinale di Coppa Italia con la Fiorentina racconta la sua versione dei tafferugli scoppiati sul raccordo autostradale tra gli ultra' bergamaschi e la polizia. "Non sono stati i tifosi - afferma Massimiliano Dieni a Bergamonews - a far fermare il primo pullman del cordone. E' stata la polizia". Il titolare della Travel World di Pioltello, che aveva messo a disposizione quattro autobus per la trasferta, è stato anche sentito dalla Digos. "Ho raccontato quello che ho visto - ha spiegato -, che da quell'autobus non è sceso alcun tifoso dell'Atalanta e che, al contrario, il mezzo è stato fermato dalle forze dell'ordine che sono poi salite. Cosa sia successo sul pullman, dopo, me l'ha raccontato il collega che era alla guida: gli agenti hanno usato il manganello per picchiare quelli che gli capitavano a tiro".

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