A Madrid nella semifinale di ritorno decide un gol di Diego Costa al 47'. Grave infortunio per Koscielny. Simeone sfiderà il Marsiglia a Lione
Nella semifinale di ritorno di Europa League, l'Atletico Madrid batte 1-0 l'Arsenal e, dopo l'1-1 dell'andata, ottiene il pass per la finale del 16 maggio. L'uomo del match è Diego Costa che al 47', lanciato da Griezmann, sovrasta Bellerin e buca Ospina. La squadra di Simeone, in tribuna per squalifica, regge l'assalto inglese e vola a Lione dove sfiderà il Marsiglia. Ultima gara europea per Wenger, pronto all'addio dopo 22 anni.
E alla fine il Cholo Simeone urla e festeggia dalla tribuna: il suo fedele esercito, guidato per l'occasione dal vice Burgos, non sbaglia nulla e vola a Lione mantenendo la tradizione degli ultimi tempi che vuole l'Atletico in una finale europea negli anni pari. Ma al di là dei numeri e delle scaramanzie ha resistito ancora una volta la fortezza inespugnabile di una squadra che in casa non prende gol da 12 partite consecutive tra campionato e coppa e che ha vinto 11 delle ultime 12 gare giocate qui. A fare da contraltare, la favola senza liete fine di Wenger, al passo d'addio con l'Arsenal dopo 22 anni: il manager alla sua partita numero 250 in Europa saluta con una sconfitta e lascia i Gunners senza la possibilità di accedere non solo alla finale ma anche alla Champions. E' bello ma non balla: si potrebbe definire sinteticamente così l'Arsenal, che ha perso in avvio Koscielny per un grave problema al tendine d'Achille. Incredibilmente solido ed efficace l'Atletico che aveva mostrato il proprio manifesto nella gara di andata (giocata praticamente tutta in inferiorità numerica): il manifesto della resistenza, del sacrificio e della compattezza ovvero del cholismo che al ritorno ha fatto leva sule sue caratteristiche cercando, il più possibile, di azzerare la qualità inglese e privarla di ogni incisività.
Mondi opposti, o quasi. L'Atletico ha una parola d'ordine, almeno al principio: non rischiare. Il 4-4-2 tipico da battaglia con Gabi e Saul in mezzo al campo e la coppia d'attacco Griezmann-Diego Costa davanti, all'inizio si dedica a un possesso palla che sembra voler rallentare il ritmo e badare a non scoprirsi. Ma si rivelerà poi, questa, una fase di attesa del nemico. Attesa che faccia il primo passo fuori dalla trincea per esporsi al fuoco. E l'Arsenal non se lo lascia dire due volte perché con la qualità dei suoi centrocampisti (Ramsey e Wilshere su tutti) cerca di guadagnare campo per poi provare a colpire occupando bene le fasce sia con le avanzate dei terzini (Bellerin e Monreal) sia coi movimenti di Welbeck e Ozil in avanti che agiscono alle spalle di Lacazette. I Gunners arrivano facilmente a ridosso dell'area e creano diverse occasioni ma solamente potenziali perché i Colchoneros sono sempre ben piazzati e attenti a occupare le giuste posizioni. In alcuni momenti la linea difensiva dell'Atletico è composta da sei uomini con Vitolo e Koke che indietreggiano, tutti precisi al millimetro nei rispettivi spazi. E quella di Simeone è squadra che se sembra dormiente, quello è proprio l'attimo in cui può colpire. Una volta stanato il nemico. Gli spagnoli si fanno via via pericolosi soprattutto sfruttando le palle inattive (Koke al volo da fuori e Griezmann in area dopo un bellissimo aggancio sfiorano il palo) e iniziano a prendere la mira una volta che la partita cresce d'intensità e i contrasti si fanno frequenti. E quando è battaglia allora sale forte il grido del Wanda Metropolitano. E' sul finire del primo tempo che sfruttando l'ennesima palla persa in uscita dall'Arsenal, Griezmann disegna un tracciante perfetto per Diego Costa che in area vince il duello con Bellerin e buca Ospina ritrovando il gol dopo oltre due mesi. E legittimando la crescita agonistica ma anche territoriale dei suoi nell'ultimo quarto d'ora di un primo tempo che gli inglesi hanno cercato di giocare con qualità e gli spagnoli hanno controllato prima di andare ad affondare il colpo.
Diego Costa 8 - Uomo copertina ma non solo per il gol che vale la finale. Movimenti in sincronia con Griezmann e tanto gioco per la squadra
Thomas 6 - Dal suo lato soffre Ozil soprattutto nella ripresa ma non crolla e regge
Godin 7,5 - Se Diego Costa segna, lui e Gimenez chiudono ogni varco: la loro difesa è ermetica, sempre piazzati al posto giusto, a loro agio quando gli avversari premono
Wilshere 6,5 - Quando Wenger lo leva risulta il migliore in campo sei suoi per la qualità delle giocate e delle aperture. Avvia la manovra e invita i compagni a salire con pennellate sempre lucide e corrette
Bellerin 5 - Perde il duello fisico con Diego Costa in occasione del gol. Spinge tanto ma è preciso pochissimo
Lacazette 5 - Anonimo, non colpisce e non lascia il segno. Ha un guizzo nei primi minuti poi lo si nota solo nel finale perché perde la palla di una possibile buona azione in ripartenza