Il cambio di guida tecnica e tante difficoltà che hanno reso concreto l'incubo retrocessione: Brotto ha dato alla Vanoli l'energia per salvarsi
Per raccontare (e capire pienamente) la salvezza di Cremona bisogna fare un bel salto indietro e tornare alla fine dell'anno scorso.
30 dicembre 2024, la Vanoli perde con Sassari e la classifica parlar di 2 vittorie e 11 sconfitte.
Troppo poco per non pensare a una scossa, che il club traduce nel cambio di guida tecnica: via Demis Cavina, promosso come capo allenatore il suo primo assistente, Pierluigi Brotto.
La prima è incoraggiante, con la vittoria contro Trento, ma il calendario non aiuta e contro Venezia e Bologna arrivano due ko.
Qualcosa però cambia: la squadra vince gli scontri diretti con Scafati e Napoli e a inizio febbraio batte un'altra big, Trapani.
Un percorso che migliora la classifica, fino alla sfida-verità con Pistoia, che Cremona ha dominato vincendo con uno scarto di 24 punti.
Con leader come Peyton Willis (22 punti) e Tariq Owens (16), tra i grandi protagonisti della risalita.
Dopo la vittoria del PalaCarrara, non a caso, il coach ha analizzato tutto il percorso.
"Voglio ringraziare i miei giocatori che hanno chiuso il cerchio con un lavoro iniziato a dicembre. Oggi abbiamo interpretato benissimo la partita, i ragazzi hanno fatto un lavoro straordinario con una vittoria che ci regala un altro anno in serie A. Abbiamo fatto un lavoro clamoroso, per me è come se avessimo vinto lo scudetto, giocare tutte le partite con questa pressione è stato logorante ma alla fine con un pizzico di energia siamo riusciti a chiudere il cerchio".