Polonara sugli spalti a Tortona per assistere a Italia-Islanda
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Achille Polonara tedoforo a Roma: dal buio della malattia alla luce della fiamma olimpica
di Stefano FioreIl quarto tedoforo della staffetta verso Milano-Cortina 2026, Achille Polonara, ieri ha regalato il momento più toccante della giornata, ricevendo il fuoco sacro dalle mani dell'amico Gianmarco Tamberi. "Avevo le gambe dure, ma è già bello essere qui", ha scherzato Polonara prima di abbracciare la moglie Erika. Queste le sue parole a La Stampa.
Le parole di Polonara colpiscono duro, più di una schiacciata. La sua battaglia contro la leucemia mieloide ha conosciuto momenti drammatici, ben più gravi di quanto trapelato finora. "Per me è un'emozione anche essere in piedi: un mese fa mi avevano dato quasi per spacciato, ho rischiato la vita a causa di una complicanza. Solo una settimana fa ero ancora in carrozzina".
Achille non usa mezzi termini: ammette di essere "vivo quasi per miracolo". Se oggi può guardare al futuro con positività, lo deve alle terapie che stanno funzionando e, soprattutto, a un angelo custode d'oltreoceano: "Se sono qui lo devo anche alla mia donatrice di midollo, una ragazza americana compatibile al 90%".
Per rivederlo in campo con la canotta della Dinamo Sassari serviranno ancora tempo e pazienza; la priorità assoluta resta la salute. Tuttavia, Polonara non ha mai smesso di sentirsi capitano. La recente visita ai compagni della Nazionale a Tortona e l'affetto ricevuto da tutto il mondo dello sport sono stati la benzina nel motore della sua ripresa. "Simili dimostrazioni mi danno la forza di non mollare", ha confessato, analizzando con lucidità anche il nuovo corso azzurro di Luca Banchi e le qualificazioni mondiali.
L'agitazione per il ruolo di tedoforo si è sciolta nel momento in cui ha afferrato la torcia. Un gesto simbolico che segna un nuovo inizio. "Portare la fiamma olimpica non è stato male come primo allenamento", ha concluso con lo spirito combattivo di sempre. "Ora la palla è tornata finalmente nelle mie mani. Spero che mi assista un po' di fortuna".
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