Addio a Mabel Bocchi, si è spenta la leggenda del basket italiano: otto scudetti col Geas, bronzo Europeo e miglior giocatrice al mondo nel 1975
di Stefano Fiore© Foto da web
Il mondo della pallacanestro italiana è in lutto. Si è spenta Liliana Mabel Bocchi, per tutti semplicemente Mabel, una vera e propria icona dello sport azzurro. Nata a Parma nel 1953, Mabel Bocchi è considerata da molti la più grande cestista italiana di tutti i tempi, un talento cristallino capace di dominare i parquet nazionali e internazionali per oltre un decennio.
La sua carriera iniziò precocemente nel 1968 con la Partenio Avellino, che trascinò subito alla promozione in Serie A. Ma è l'anno successivo, con il trasferimento al Geas Sesto San Giovanni, che iniziò la leggenda. Con la maglia del Geas giocò ininterrottamente fino al 1978, scrivendo pagine indelebili di storia: 8 scudetti vinti (1970, 1971, 1972, 1974, 1975, 1976, 1977 e 1978) e una Coppa dei Campioni (1978), la prima storica vittoria continentale per il basket femminile italiano.
Bocchi chiuse poi la carriera giocando nell'Accorsi Torino (1979-1981) e nella GBC Milano (1982), lasciando la Serie A con numeri impressionanti: 241 presenze e 3.319 punti realizzati.
In maglia azzurra, Mabel Bocchi vanta 113 presenze e 984 punti in Nazionale. Tra i suoi successi spicca la medaglia di bronzo agli Europei di Cagliari 1974. Tuttavia, l'apice individuale fu raggiunto ai Campionati del Mondo del 1975 in Colombia dove fu la seconda miglior realizzatrice del torneo (con un high di 33 punti contro il Brasile) e venne eletta dalla FIBA miglior giocatrice al mondo. Fu inserita nella Italia Basket Hall of Fame nel 2007
Nel 1978, ancora in attività, Mabel Bocchi intraprese una carriera parallela come giornalista sportiva in televisione, diventando un volto familiare per il grande pubblico. La sua popolarità e il suo fascino erano tali che ricevette persino un'offerta dalla rivista Playboy per posare nuda, proposta che declinò fermamente. Negli anni '80 si concesse anche un'incursione nel mondo del cinema, apparendo nella celebre commedia Lui è peggio di me al fianco di Renato Pozzetto e Adriano Celentano. La sua passione per il racconto sportivo è proseguita anche dopo il ritiro, diventando una collaboratrice per La Gazzetta dello Sport.
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