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Il ct dell'Italbasket alla presentazione delle nuove maglie azzurre: la piccola Gala, il Mondiale, Banchero e l'entusiasmo intorno alla Nazionale
di Antonella Pelosi© sportmediaset
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La nascita della figlia Gala gli ha sconvolto la vita. "Mi è successa una cosa inaspettata", ha raccontato il ct dell'Italbasket Gianmarco Pozzecco in occasione della presentazione delle nuove maglie delle Nazionali di basket nella sede di Macron a Valsamoggia. Il 'Poz' si commuove, deve fermarsi un paio di volte per riprendere il filo dei pensieri e delle parole. Un vortice di emozioni da neo papà e alle porte ci sono le ultime due gare di qualificazione ai Mondiali contro Ucraina a Livorno (il 23) e contro la Spagna di Scariolo a Caceres il 26, con il pass per la rassegna iridata già conquistato. "I ragazzi sono stati bravi a qualificarsi anticipatamente ma dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto, emozionando i tifosi. Poi la Nazionale gioca talmente poco in un anno che ogni partita assume una certa importanza. Poi ognuno ci metterà i propri stimoli".
Hai sentito Banchero?
Gli ho mandato la foto di mia figlia e mia moglie. Siamo allo stesso punto di quando siamo andati in America. Quante possibilità ci sono di vederlo in azzurro ai Mondiali? Non voglio essere né troppo ottimista né troppo pessimista. Il solo fatto di poter sognare di avere un giocatore del genere è bello e crea entusiasmo. Ma io ho anche una responsabilità oggettiva su tutti quelli che verranno per certo e fanno già parte di questo gruppo, Melli, Datome e Fontecchio.
Il presidente Petrucci ha detto che è anche merito tuo tutto questo entusiasmo intorno a questa Nazionale...
Io sono estremamente affezionato al mio presidente, mi ha chiamato e mi ha dato un'opportunità che non mi aspettavo, è un dirigente di altissimo livello. Lo ringrazio quotidianamente per avermi dato una possibilità clamorosa e contribuire a creare questo entusiasmo mi rende felice ed è il primo obiettivo che mi ero posto. Confermo che i giocatori vengono estremamente volentieri ed è la cosa più bella.
Quanto è lontano un titolo internazionale per l'Italia?
La cosa più bella che capita a uno sportivo è il percorso. Quello che devo fare io ogni giorno è fare in modo che questi ragazzi si divertano e apprezzino quello che fanno.
Più facile fare il ct o il papà?
Ho detto che alla nascita di mia figlia avrei avuto 13 figli. Io abbraccio spesso i miei giocatori, ho abbracciato mia figlia e ho provato qualcosa di simile però la sensazione è opposta (e si commuove, ndr). La verità è che io ho bisogno dei loro abbracci e di quello di mia figlia. Ho bisogno che gli altri stiano bene.
E' questo il concetto di famiglia che hai fatto passare l'altro giorno nella riunione con gli altri ct?
Vorrei far rivivere la nostra professione in modo più romantico. Mi piace pensare di poter costruire in una squadra di basket una famiglia. Io adesso ho una famiglia e noto delle similitudini. Nel mondo dello sport ci sono tanti interessi e i giocatori sono condizionati da agenti, nutrizionisti. Diventa più difficile la gestione psicologica. Avere un contesto ovattato è indispensabile.