NBA

Nba: Lakers ok ancora all’overtime, i Bucks passano a Denver

Tripla doppia di LeBron e OKC piegata, buone le vittorie anche per San Antonio e Phoenix

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Arriva il quinto successo consecutivo per i Los Angeles Lakers; il secondo di fila ai supplementari. Contro Oklahoma il match viene chiuso con un’altra tripla doppia per Lebron James. Per quanto riguarda sempre le prime posizioni, ma a Est, Milwaukee si sbarazza di Denver in trasferta nonostante un Nikola Jokic in grande forma. Nelle altre sfide della notte svettano i successi di San Antonio contro Golden State e di Phoenix contro Cleveland.

LOS ANGELES LAKERS-OKLAHOMA CITY THUNDER 119-112 OT
Altro successo sofferto per i Lakers che, dopo i Pistons, vincono ancora all’overtime; questa volta in casa contro i Thunder, piegati soltanto dopo un tempo supplementare. Merito ancora una volta di LeBron James, protagonista nei 43 minuti trascorsi sul parquet. Il n°23 dei gialloviola trascina LA con 28 punti, 14 rimbalzi e 12 assist: ennesima tripla doppia di una stagione in cui non ha saltato neanche una partita. Le sue giocate sono fondamentali per armare la mano di Montrezl Harrell da 21 punti. A guidare gli ospiti oltre i tempi regolamentari ci pensa ancora una volta Shai Gilgeous-Alexander, autore di 29 punti, 10 assist, 7 rimbalzi e dei tre tiri liberi che rimettono in parità la sfida a un secondo dal termine.

DENVER NUGGETS-MILWAUKEE BUCKS 112-125
Un secondo tempo da 66-50 per i Bucks (che avevano incassato 42 punti nel primo quarto) e un’eccellente prestazione complessiva al tiro segnano l’importante successo di Milwaukee (sempre nelle prime posizioni nella Eastern Conference) su Denver, che incassa la terza sconfitta consecutiva e la quarta nelle ultime cinque gare disputate. Sale invece a 5 il conto dei successi di fila per Antetokounmpo e compagni. Nonostante lo show di Jokic (35 punti, 12 rimbalzi e 6 assist), però, i Bucks sono un osso troppo duro, e spinti da Giannis (30 punti) e dallo straordinario Khris Middleton (29 punti e 12 assist) scappano via definitivamente nel finale.

SAN ANTONIO SPURS-GOLDEN STATE WARRIORS 105-100
La tripla di Dejounte Murray a 12.6 secondi dalla fine dà il +4 agli Spurs ma Steph Curry risponde con una tripla e allora a decidere tutto a favore di San Antonio ci pensa DeMar DeRozan freddissimo in lunetta, con 4 liberi consecutivi che coronano la rimonta di San Antonio, sotto anche di 14 punti nel primo tempo. 27 punti (con 10/19 al tiro), doppia cifra a rimbalzo (10) e 8 recuperi suggellano la prestazione di Dejounte Murray. A contribuire alla vittoria dei texani ci sono anche le doppie doppie di DeMar DeRozan (21 con 10 assist) e Jakob Poeltl (14 con 11 rimbalzi). Terzo successo consecutivo per gli Spurs. Il solito Curry non basta agli Warriors. Il n°30 di Golden State firma una gara da 32 punti con 6/11 da tre aggiungendo anche 7 rimbalzi e 6 assist.

PHOENIX SUNS-CLEVELAND CAVALIERS 119-113
Prosegue l’ottimo momento dei Suns, che giungono alla vittoria numero 6 nelle ultime 7 partite disputate, mentre sono ormai 4 le sconfitte di fila consecutivi dei Cavs, nonostante i 40 punti combinati della sua coppia di guardie, Collin Sexton (23 con 10/15 al tiro) e Darius Garland (17), e la consueta doppia doppia di Andre Drummond. Phoenix si affida alla sua superstar Devin Booker, che firma il massimo stagionale a quota 36, di cui 17 messi a segno nell’ultimo quarto, con un ottimo 7/10 al tiro. È Mikal Bridges il secondo migliore marcatore di coach Monty Williams, con 22 punti, ma sia Deandre Ayton (15 con 16 rimbalzi e 7/11 al tiro) sia Etwaun Moore (7/10 per 17) contribuiscono pesantemente al successo di Phoenix.

CHARLOTTE HORNETS-HOUSTON ROCKETS 119-94
Charlotte conquista il quinto successo nelle ultime sette gare e batte i Rockets in casa grazie a un ottimo ultimo quarto. Contro Houston LaMelo Ball gioca la migliore partita della sua breve carriera, chiusa con 24 punti a referto, conditi con 10 assist, 7 rimbalzi e ben 7 triple a bersaglio: si tratta di un record per un giocatore al primo anno di Charlotte. Numeri che a 20 anni ancora da compiere sono paragonabili soltanto a quelli di Doncic e LeBron: un motivo in più per sorridere e scommettere sul futuro di LaMelo. A causa della rotazione ridotta, Houston arriva senza energie nell’ultima frazione e non va oltre i 21 punti con 7/18 al tiro di Victor Oladipo.

DALLAS MAVERICKS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 127-122
I Mavericks riacciuffano una partita in cui erano stati avanti di 25 lunghezze e che a meno di un minuto dal termine rischiavano di perdere. A chiudere i conti ci ha pensato il jumper di Josh Richardson a 27 secondi dalla sirena, seguito dall’errore dall’arco di Malik Beasley. Per una volta il migliore in casa Mavericks non è Luka Doncic (che chiude comunque con 26 punti, 8 rimbalzi e 5 assist) ma Kristaps Porzingis; dominante sotto canestro nei 31 minuti sul parquet conclusi con 27 punti a referto, 13 rimbalzi e ben sei stoppate. Non basta a Minnesota un Malik Beasley da 30 punti (massimo in stagione), 22 dei quali arrivati nel solo quarto periodo per tenere a galla i T’Wolves.

MEMPHIS GRIZZLIES-TORONTO RAPTORS 113-128
Quarta vittoria nelle ultime cinque partite per Toronto, che cambia passo dopo l’espulsione di Nick Nurse e travolge i Grizzlies privi di energie e risorse nell’ultimo quarto d’ora di gara. Il parziale da 27-5 che segna la sfida in favore degli ospiti. I protagonisti del successo Raptors sono Fred VanVleet (32 punti e 9 assist), un Pascal Siakam da 32 punti, con 11/18 al tiro e un Norman Powell (29) letale dall’arco grazie al suo 6/9. Quarta sconfitta consecutiva per Memphis, che non riesce a sfruttare al meglio il quintetto tutto in doppia cifra guidato dai 27 punti e 20 rimbalzi (massimo in stagione) di Jonas Valanciunas.

 

CHICAGO BULLS-WASHINGTON WIZARDS 101-105

Sesto successo stagionale per gli Washington Wizards, che superano in casa i Bulls nonostante l’assenza di Russell Westbrook. A chiudere i conti nel finale sono tre tiri liberi a bersaglio a 98 secondi dalla sirena realizzati da Bradley Beal. A trascinare Washington ci pensa il miglior realizzatore della stagione Nba: Beal chiude infatti con 35 punti raccolti tirando 10/24 dal campo e 14/15 a cronometro fermo, il tutto condito con 5 rimbalzi e 7 assist. Senza l’infortunato Lauri Markkanen, i Bulls si affidano ancora una volta (seppure inutilmente) a Zach LaVine, autore di 35 punti con 12/26 al tiro e 6 assist.

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