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Nba: crollano Brooklyn e Golden State, Milwaukee stende Miami

Nets e Warriors battuti in casa da Chicago e San Antonio, i campioni in carica superano gli Heat

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Nella notte Nba, crollano le due capolista ad Est e a Ovest: Brooklyn, infatti, perde 111-107 in casa contro Chicago, che passa grazie ai 60 punti combinati di LaVine e DeRozan. Non va meglio a Golden State: San Antonio si impone 112-107 nonostante i 27 di Curry. Sorridono, invece, i campioni in carica: Milwaukee supera Miami 124-102 anche senza Giannis Antetokounmpo. Boston vince a Portland, Dallas e Knicks ko contro Memphis e Denver.

GOLDEN STATE WARRIORS-SAN ANTONIO SPURS 107-112
Sorpresa al Chase Center: Golden State perde 112-107 in casa contro San Antonio e fallisce l'occasione di confermarsi prima in solitaria ad Ovest. A San Francisco va in scena la partita perfetta degli Spurs, facilitati da una serata imprecisa al tiro di Steph Curry. La formazione di Popovich parte forte e a fine primo quarto è già avanti di 15 punti: un vantaggio che pian piano si riduce fino al periodo conclusivo, quando gli Warriors si portano sul 106-103 prima, però, di incassare un parziale di 8-1 che vale il 112-107 finale. Ad influire sono sicuramente i numeri negativi di Curry: pur risultando alla fine top scorer con 27 punti, 8 rimbalzi e 5 assist, uno dei principali candidati al titolo di Mvp sbaglia ben dodici triple (5/17 dall'arco) e chiude con un deludente 25% (7/28) al tiro, con Poole a quota 15 il migliore dietro il numero 30 di Golden State. San Antonio, invece, si gode i 25 punti di White, la doppia doppia (23 con 12 rimbalzi) di Dejounte Murray e i 21 di Walker. Con questo ko, il primo in casa dopo undici vittorie consecutive, gli Warriors vedono ridimensionato lo score: 19-4, lo stesso di Phoenix, che condivide ora con la formazione di Kerr la vetta della Western Conference.

BROOKLYN NETS-CHICAGO BULLS 107-111
Risultato incredibilmente simile anche per la capolista ad Est: Brooklyn, infatti, perde 111-107 in casa contro Chicago, che riduce le distanze dalla vetta e si conferma seconda in classifica. E se la serata di Curry è tutt'altro che esaltante, discorso non troppo diverso si può fare per Kevin Durant, che chiude sì in doppia doppia (28 punti e 10 rimbalzi), ma sbaglia 14 conclusioni (12/26 dal campo) e manda a bersaglio solo 2 triple su 6. L'andamento della gara del Barclays Center, però, è diverso: i Nets vanno avanti di 6 punti dopo il primo quarto e sono in vantaggio anche all'intervallo lungo (56-52), con la rimonta dei Bulls che si concretizza allora nell'ultimo quarto, chiuso sul 32-25 e che vale l'111-107 finale. A trascinare Chicago sono ancora Zach LaVine e DeMar De Rozan: insieme realizzano 60 punti (rispettivamente 31 e 29), con 9/20 dal campo per l'ex Minnesota e 13/24 per l'ex Spurs. A Brooklyn, invece, non bastano, oltre ai 28 di Durant, i 20 di LaMarcus Aldridge e la doppia doppia di James Harden, che pur trovando 14 punti e 14 assist chiude con un deludente 5/21 la sua serata al tiro. Ora, Brooklyn ha le stesse vittorie di Chicago (16), ma una partita in meno: i Nets incassano il settimo ko in regular season, ma restano momentaneamente primi in solitaria nella Eastern Conference.

MILWAUKEE BUCKS-MIAMI HEAT 124-102
Successo preziosissimo e prestigiosissimo per Milwaukee, che pur senza il suo faro Giannis Antetokounmpo batte Miami e si prende il terzo posto ad Est, avvicinandosi sia a Brooklyn che a Chicago. I Bucks si impongono 124-102 in casa in una sfida dominata dall'inizio alla fine e ridimensionata nei numeri soltanto nel finale: la formazione di Budenholzer trova la doppia cifra di vantaggio già a fine primo quarto (34-23) e a metà match è avanti 69-52: un +17 che diventa anche +31 (110-79) nell'ultimo periodo, prima del parziale recupero degli Heat. Nel 124-102 di Milwaukee, spiccano i 23 punti messi a segno da Connaughton, che realizza 7 dei suoi 8 canestri vincenti dall'arco. Bene anche Middleton a quota 22, Portis in doppia doppia con 19 punti e ben 16 rimbalzi e Jrue Holiday, che chiude a 16. Tra le fila degli Heat, non è invece serata per Herro (15 punti ma con 4/17 dal campo) e Lowry (10 punti con 4/12 al tiro): a provare a tenere il ritmo dei campioni in carica è Strus, che chiude a quota 25. Milwaukee stacca così Miami e si porta alle spalle di Brooklyn e Chicago, al terzo posto della Eastern Conference.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-BOSTON CELTICS 145-117
Boston domina a Portland e vince 145-117 agganciando il settimo posto ad Est di Charlotte. I Celtics si impongono grazie ad un secondo tempo perfetto: se all'intervallo lungo, infatti, i Blazers sono soltanto a -6 (64-58), il vero allungo ospite arriva con l'81-59 della ripresa. Due parziali da sogno (39-26 e 42-33) per Boston, che si gode una sontuosa serata di squadra dall'arco: Schroeder e Tatum chiudono a 31 punti, rispettivamente con 5/7 e 4/6 nel tiro da tre, con il tedesco che mette a referto anche 4 rimbalzi e 8 assist e Tatum in doppia doppia con 10 rimbalzi. Una serata perfetta in cui sono altri quattro ad andare in doppia cifra: Pritchard (19), Smart (17), Nesmith (11) e Williams (10). Ancora senza Lillard, invece, sono solo quattro i giocatori di Portland con almeno 10 punti, il migliore dei quali è un McCollum a 24 ma con percentuali (8/21 dal campo) non esaltanti, mentre Smith ne realizza 21. Per i Blazers arriva la quinta sconfitta nelle ultime sei partite: il vantaggio su Sacramento, che sogna la zona play-in, è ora di una sola vittoria.

NEW YORK KNICKS-DENVER NUGGETS 99-113
Colpo esterno di Denver, che si impone 113-99 in casa dei Knicks grazie ad un super Nikola Jokic. L'Mvp della scorsa regular season chiude una serafa quasi perfetta, con 32 punti, 11 rimbalzi, 5 assist e percentuali sontuose: solo 5 conclusioni sbagliate (14/19 dal campo), 4 delle quali dall'arco (3/7). Numeri che aiutano i Nuggets, soprattutto ad inizio secondo tempo dopo il già cospicuo vantaggio di 11 punti (60-49) all'intervallo lungo, a conquistare un successo mai messo in discussione da New York, che al Madison Square Garden va sotto anche di 30 punti (106-76) prima di perdere 113-99. L'unico a provare a controbattere al dominio di Jokic è Julius Randle, che chiude con 24 punti, un 50% al tiro (9/18, con 2/7 dall'arco), 7 rimbalzi e 8 assist, in una serata in cui Fournier (15), Barrett (13) Burks e Rose (11) non rendono al meglio. Denver pareggia il conto delle vittorie e delle sconfitte e aggancia il quinto posto, momentaneamente condiviso con Dallas e con le due franchigie di Los Angeles, mentre i Knicks scivolano fuori dalla zona play-in con il dodicesimo ko in 23 partite, il terzo di fila.

DALLAS MAVERICKS-MEMPHIS GRIZZLIES 90-97
Brutta sconfitta interna anche per Dallas, che cade 97-90 contro Memphis e si fa raggiungere in zona playoff da Denver. I Mavericks non riescono a completare la rimonta nell'ultimo quarto, con i Grizzlies avanti di 12 punti (49-37) all'intervallo lungo e capaci di raggiungere il +17 nel corso del terzo periodo. A Dallas, però, manca la stella più luminosa: in un match senza Luka Doncic, a cercare di trascinare la squadra è Hardaway, che chiude con 29 punti, 5 triple (sulle 9 tentate), 7 rimbalzi e un discreto 7/18 al tiro. Il vero protagonista di serata, però, è Desmond Bane, che chiude a 29 punti, ma con 4/6 dall'arco e 12/20 dal campo. Bene anche Jones (16) e Jackson (13), con Adams che mette a referto una doppia doppia con 13 rimbalzi e 11 punti, gli stessi di Brooks e Melton. Quarto successo di fila per Memphis, vera rivelazione ad Ovest: ora è quarta con lo score di 13-10 alle spalle di Golden State, Phoenix e Utah.

SACRAMENTO KINGS-LOS ANGELES CLIPPERS 104-99
Sacramento batte ancora una volta i Clippers e si conferma bestia nera delle franchigie di Los Angeles: 3 vittorie su 4 in questo avvio di Regular Season. Il vero trascinatore dei Kings in una serata controllata dai padroni di casa per tutta la ripresa, è Davis, a referto con 28 punti, 9/16 al tiro e un ottimo 6/11 dall'arco. Numeri che, aggiunti ai 18 di Hallburton, ai 17 di Fox e ai 12 e 10 di Bagley e Hield, vanificano i 21 punti con il 70% al tiro di Marcus Morris, con i Clippers che crollano nonostante le doppie doppie di Paul George (15 punti e 10 assist ma anche un preoccupante 5/21 al tiro) e di Zubac (12 punti e 11 rimbalzi). I Clippers incassano così il dodicesimo ko stagionale, il quarto nelle ultime cinque: fa eccezione solo il derby con i Lakers. In zona playoff, è ora bagarre, con quattro squadre al 50% di vittorie: le due franchigie di Los Angeles (12-12 sia per i Clippers che per i gialloviola), Denver e Dallas (entrambe a 11-11).

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