Il capitano della Reyer: "Chiedo ai tifosi di avere, se possono, un po' di pazienza. Di continuare a starci vicino fino al termine del campionato. Voglio la rivincita col la Virtus"
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Reagire alle due sorprendenti sconfitte consecutive contro Pistoia e Treviso per lanciarsi verso i playoff scudetto con lo spirito giusto. Per questo l’Umana Reyer Venezia ha la necessità di battere Varese, come spiegato da Amedeo Tessitori in un’intervista rilasciata a La Nuova di Venezia e Mestre: “Al di là delle vittorie o delle sconfitte, la Reyer ha espresso una bella pallacanestro sia in campionato che in Eurocup, dimostrando il reale valore di questa squadra. Difficile trovare spiegazioni, non c'è un solo motivo. Credo che si sia accumulata la stanchezza fisica del lungo inseguimento ai playoff a una certa stanchezza mentale, un binomio negativo che provoca un corto circuito improvviso. Ho un po' di stagioni alle spalle, non è la prima volta che mi capita di vivere all'improvviso situazioni del genere. Noi dobbiamo stare uniti, far fronte comune, ritrovare quella solidità che ci ha consentito la rimonta in campionato. Adesso l'obiettivo principale è cercare di chiudere la regular season con una vittoria contro Varese anche perché giochiamo davanti al nostro pubblico”.
Che dire ai tifosi arrabbiati? “Li capisco perfettamente, hanno tutto il diritto di criticarci dopo le ultime due prestazioni, è comprensibile sia la loro delusione sia la loro frustrazione. Posso chiedere solo una cosa: di avere, se possono, un po' di pazienza, di continuare a starci vicino fino al termine del campionato perché la stagione non è terminata, poi alla fine si tireranno le somme. Questo è stato un campionato difficilissimo per la competitività di tante squadre e per una prima parte di stagione, per quanto ci riguarda, molto complicata per gli infortuni avuti. La Reyer è in ogni caso nei playoff. Potevamo fare di più? Sicuramente sì, nei playoff inizia un altro campionato. A un certo momento della stagione, sembrava un traguardo irraggiungibile. Credo che arrivare sesti o settimi avrebbe cambiato poco, avremmo sempre avuto il fattore campo avverso già nei quarti di finale. È scontato che sarebbe stato meglio arrivarci con un trend positivo di vittorie”.
Meglio trovare Virtus o Trapani nel primo turno? “Sono due squadre fortissime, non cambia molto a livello di roster. Se dovessi scegliere, opterei per Bologna, anche per cercare la rivincita della semifinale della passata stagione”.