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Bentornata Cantù, 4 anni dopo è di nuovo Serie A

Superata Rimini nella finale playoff di LNP: coach Brienza, Basile e McGee riportano l'Acqua San Bernardo nella massima serie, in cui saranno la 5° squadra lombarda

14 Giu 2025 - 08:46
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Le più significative sono le parole di Nicola Brienza, a pochi istanti dall'85-80 del PalaFitLineDesio con cui l'Acqua San Bernardo Cantù ha conquistato la promozione in LBA: "Questa estate quando firmai per Cantù, quando Sam Bianchi mi diede la disponibilità a rientrare nello staff, mi disse una frase che oggi faccio mia: bisogna chiudere un cerchio. È questo il motivo per cui ho scelto di tornare. Oggi siamo felici e festeggiamo". Dalla retrocessione dalla massima serie nella primavera 2021, i biancoblu ci avevano provato in ogni modo, a riassaggiare il sapore della Serie A: una gioia ancor più grande, per i 6102 che hanno riempito Desio nella sfida decisiva con Rimini.

Lo scorso anno era stata Trieste a sconfiggere la Cantù di coach Cagnardi nella finale playoff; nel 2022/23, non era bastata l'aggiunta per la post season di David Logan di superare la Pistoia, ironia della sorte, guidata da coach Brienza, in semifinale; nel 2021/22, la rimonta da 2-0 a 2-2 contro Scafati è servita solo a rendere più tosta il superare la sconfitta in gara-5 di finale. Non ci era riuscito Cagnardi, né Sacchetti, né Sodini: a riportare Cantù dove i comaschi hanno scritto la storia della pallacanestro italiana (3 scudetti e 2 supercoppe italiane in bacheca, oltre a una dozzina di trofei internazionali) è stato il Coach dell'Anno della LBA 2023/24, tornato dove è nato e si è formato da giocatore e allenatore.

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La prima della serie di incomprensibili scelte degli americani di Pistoia è stata non prendere minimamente in considerazione la conferma di coach Nicola Brienza: quale miglior stimolo, per il 45enne canturino, di tornare ad allenare "a casa" a 5 anni dall'ultima volta? La dirigenza non ha lasciato null'altro al caso: il presidente Roberto Allievi, figlio del grandissimo Aldo (pres di Cantù dal 1958 al 1960 e dal 1969 al 1995), in carica dal 2020, ha riaffidato la costruzione della squadra ad Alessandro Santoro, GM dall'estate 2022 e sempre capace di assemblare rose ipercompetitive per navigare nelle torbide acque della A2, tra stagione regolare, fase a orologio e playoff.

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Il momento più difficile dell'annata è stato vissuto tra gennaio e febbraio: 5 sconfitte consecutive, "altra figuraccia" e "crisi senza fine" sulle pagine d'apertura dopo lo stop a Cento. Poi, dalla Final 4 di Coppa Italia LNP del PalaDozza alla fine del campionato, una conferma costante: questa Cantù era troppo forte per stare in A2.

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La partenza a stagione in corso di Christian Burns, allettato dalla proposta di Cremona di tornare in LBA, non ha scosso l'ambiente. La società si era infatti già mossa, aggiungendo Dustin Hogue (centro della Trento di Buscaglia finalista scudetto nel 2017 e nel 2018, tornato in Italia già nel 2023/24 a Rieti) e Leonardo Okeke (prima sospeso e poi liberato da Varese nella scorsa estate per problemi disciplinari) tra dicembre e gennaio.

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Quelle che per il resto del campionato sarebbero state firme della svolta, per Cantù si sono rivelate ciliegine sulla torta. Il reparto italiani è uno dei più esperti e solidi mai costruiti in epoca recente in LNP: capitan Baldi Rossi, Andrea de Nicolao, Moraschini, Piccoli, Riismaa erano reduci da diverse stagioni in Serie A, mentre il play Valentini aveva la fame giusta per conquistarsela per la prima volta dopo esserci andato vicino con Casale e Forlì.

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A cambiare la stagione, però, sono stati gli stranieri: Tyrus McGee (vincitore dello scudetto di Venezia nel 2017 da protagonista) è parso fuori categoria dalla prima palla a due del torneo; Grant Basile, miglior marcatore della stagione regolare (15.8 punti di media), top scorer con 24 punti nell'ultimo episodio della serie finale e indiretto "colpo di mercato" a fine novembre. Il suo esordio con l'Italia nella gara di qualificazione a Eurobasket 2025 in Islanda ha cambiato lo status del lungo nato a Milwaukee: con soli 2 spot per extracomunitari in A2, un americano che ottiene la formazione da italiano ha ulteriormente ampliato le ambizioni di promozione canturine.

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Se un paio di vittorie al PalaDozza (Udine e Cividale in Coppa Italia) avevano rappresentato il picco più alto della stagione, un paio di sconfitte contro la Fortitudo Bologna nello stesso palazzo hanno rischiato di terminare sul nascere la cavalcata in post season: dalla vittoria in gara-5 sulla Effe di Attilio Caja, il percorso ai playoff di Cantù è stato netto (3-0 a Rieti in semifinale, 3-0 a Rimini in finale). Torneranno i derby con l'Olimpia Milano, con Varese, con Cremona, con Brescia: in una Serie A sempre più lombarda, una piazza storica come Cantù non poteva più mancare.

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