ARRAMPICATA

Stefano Ghisolfi: “Primi passi su Silence, risultato straordinario. Non vedo l’ora di tornare!”  

Finale d’estate in Scandinavia per il climber azzurro, in azione sulla parete di Flatanger

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© Diego Borello

Finisce in bellezza l'estate Stefano Ghisolfi. Tra primi tentativi e missioni compiute, il climber azzurro ha infatti speso un intero mese a cavallo di agosto e settembre a Flatanger, un paradiso tra i fiordi scandinavi, dove si trova Silence: la via più difficile del mondo. Deciso ad esplorare questa leggendaria salita e studiare le mosse necessarie per provare a chiuderla il prossimo anno, Ghisolfi è in effetti andato oltre tutte le sue aspettative ed è già riuscito a completarne alcune parti singolarmente, per poi salire per intero Move Hard, secondo climber in assoluto a completarla.

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Una piccola impresa per il ventinovenne l’atleta torinese del team The North Face, soprattutto in considerazione del fatto - niente affatto secondario - che Silence è l’unica via di grado 9c al mondo ed è stata liberata in passato (cinque anni fa) dal solo Adam Ondra. Stefano ha affrontato questi giorni in Norvegia proprio in compagnia del fuoriclasse di Brno (Repubblica Ceca), con l’obiettivo di emulare il suo coetaneo, compagno di tante gare e salite. E se Silence dovrà aspettare ancora qualche tempo per la sua realizzazione integralale da parte di Stefano, è invece già entrata nel palmarés del “nostro” un’altra mitica via, ugualmente tracciata sulla parete di Flatanger: si tratta di Move Hard, un 9b liberato in passato da Ondra, ancora lui! Ghisolfi diventa così il primo clinber italiano - nonché il secondo in assoluto - in grado di completare Move Hard, scrivendo così un’altra pagina di storia dell’arrampicata tricolore. Davvero un bel colpo per Ghisolfi, che torna dalla spedizione norvegese con tante soddisfazioni ed una buona dose fiducia per il futuro e la sua missione principale a Flatanger.

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“Non mi sarei mai aspettato di fare così bene su Silence in questo primo viaggio. Ero certo di non poterla chiudere per intero: è troppo difficile, ma già aver percorso singolarmente alcune parti della via è un risultato straordinario. L’’ultimo giorno della mia permanenza ho poi completato Move Hard, un’altra salita leggendaria di Flatanger, ed è stata la ciliegina sulla torta di un’esperienza da ricordare. Non vedo l’ora di tornare”.

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Sguardo agli impegni sportivi e a nuovi primati nel mirino quindi, ma non solo! L’atleta delle Fiamme Oro non smette di dedicarsi anche a progetti legati alla tutela dell’ambiente ed al rispetto della natura. Giaà nel 2020 infatti Stefano Ghisolfi è entrato a far parte dei “Green Heroes”, un gruppo di cinque atleti di diverse discipline che vuole diffondere un messaggio di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale e che nel 2021 ha raccolto fondi per piantare 432 alberi tra l’Italia e il Guatemala.

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