La campionessa del mondo del sincro da 3 metri ha parlato dei prossimi obiettivi: "Sogno di conquistare una medaglia ai Giochi"
di Marco Cangelli© Getty Images
Cosa ha provato quando ha conquistato la medaglia d'oro ai Mondiali?
Vincere l'oro è stata una grandissima soddisfazione per entrambe visto che il lavoro che abbiamo fatto in preparazione dei Mondiali. La grande emozione è stata condividerla con lui.
Come avete costruito questo successo vivendo lontano?
Vivendo lontani sicuramente è stato difficile allenare il sincro. Non siamo mai riusciti ad allenarci per lunghi periodi di tempo insieme e quindi è stato un po' complicato. Ciò che è più importante rimane l'amicizia e la sintonia che ci legano e queste ci permettono di ritrovarci facilmente, anche dopo un lungo periodo senza che ci siamo allenati insieme.
Con Matteo Santoro come riuscite a creare la sincronia?
Con Matteo la sincronia viene in maniera naturale, perché siamo cresciuti insieme, ci siamo sempre allenati insieme, anche quando eravamo più piccoli. Siamo anche molto simili nel modo di tuffarci e ciò ci permette di trovare la sincronia in maniera più naturale.
Questo successo vi ha dato la consapevolezza che le cinesi siano battibili?
Questa medaglia ci ha dimostrato che i cinesi sono battibili, ma sappiamo che nel corso degli anni che è sempre stato molto difficile. Penso che ultimamente sia diventato un po' più fattibile. Questa gara ne è stata la conferma.
La vittoria nel sincro l'ha sbloccata anche nell'individuale?
La vittoria nel sincro mi ha dato una spinta in più per affrontare l'individuale, donandomi una certa fiducia. Sicuramente mi ha aiutato ad affrontare le gare individuali in maniera più serena.
Dopo aver messo portato a casa tutte queste medaglie, si sente l'erede di Tania Cagnotto?
Più volte mi è stato detto di essere la sua erede, però cerco sempre di non pensare a ciò perché sto affrontando un mio percorso. Cerco di evitare di mettermi più pressioni addosso di quelle che già ci sono. Questa cosa la vivo in maniera molto serena per evitare di pensare troppo al risultato e riuscire così a ottenere il massimo.
Questi podi le hanno permesso di superare l'amarezza di Parigi 2024?
Sicuramente mi hanno dato una grande fiducia nel lavoro che sto facendo. Diciamo che l'amarezza di Parigi non la scordo perché stiamo parlando delle Olimpiadi, tuttavia queste medaglie mi hanno dimostrato che sto lavorando nella maniera giusta, avendo così le capacità per raggiungere i miei obiettivi.
Dove può migliorare Chiara Pellacani?
Si può sempre migliorare, ci sono molti aspetti che potrei limare. Continuerò a lavorarci, però sono contenta di aver trovato il modo di allenarmi per arrivare al 100% al Mondiale di Singapore. Questo percorso mi ha aiutato molto per capire come dovrò prepararmi nei prossimi tre anni in vista di Los Angeles 2028.
Ci sarà la possibilità di rivederla nuovamente in coppia con Elena Bertocchi?
Non penso ci sarà la possibilità perché Elena si sta concentrando sul trampolino da un metro, non allenandosi più su quello da tre. Per questo la nuova coppia sarà formata da me ed Elisa Pizzini.
Come riesce a gestire gli studi negli Stati Uniti e l'attività agonistica?
Gestire gli studi e gli allenamenti ad alto livello è molto livello è molto difficile, però con gli anni ho imparato. Le giornate sono pienissime, ma al tempo stesso mi dà molta soddisfazione perché sto riuscendo a seguire gli studi e a dicembre mi laureerò. Nonostante ciò riesco a tenere alto il livello degli allenamenti e per questo devo ringraziare l'università visto che rendono tutto ciò possibile con grande supporto anche da parte della squadra.
Quali saranno le tappe che l'accompagnerà a Los Angeles 2028?
Nel 2026 ci saranno gli Europei a Parigi e nel 2027 ci saranno i Mondiali che saranno già di qualifica alle Olimpiadi. Quello sarà il primo step.
Qual è il sogno che le piacerebbe realizzare?
In genere sono scaramantica e per questo non lo dico, ma ormai si sa che il mio obiettivo sarebbe quello di centrare una medaglia alle Olimpiadi. Mi impegnerò al massimo per questo traguardo nei prossimi tre anni. Al tempo stesso me lo voglio godere e voglio continuare a divertirmi.