Il vincitore del Tour de France 1996 ha ripercorso una delle scalate più veloci della storia: "Faceva parte di un sistema che tutti noi avevamo accettato"
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"Ero strafatto di Epo, fino al midollo. Ma non me ne vergogno, a quei tempi si faceva così". A dichiararlo è Bjarne Riis, vincitore del Tour de France 1996, che a distanza di quasi trent'anni, ha ripercorso l'impresa a Hautacam. Noto per molti come "Monsieur 60%" per i valori di ematocrito raggiunti in gara, l'ex corridore danese ha ripercorso una delle salite più veloci della storia avendo superato i 17,3 chilometri in programma con una pendenza media al 6,8% e dislivello di 1.170 metri in soli 34’40”.
"Ero completamente dopato e sapevo perfettamente quello che facevo - ha raccontato Riis -. Ero strafatto fino al midollo, ma non ho rimpianti perché faceva parte di quel periodo e di un sistema che tutti noi avevamo accettato silenziosamente". Una rivelazione che conferma quanto detto in passato dall'ex portacolori della Telekom che strappò a Miguel Indurain il sesto successo consecutivo al Tour de France e che si disse disponibile anche a restituire la maglia gialla, tuttavia l'UCI ritenne l'infrazione in prescrizione consegnandola alla storia.