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Bufera al Tour de France: l'ex team manager di Armstrong accede al villaggio di partenza: "Non può, è squalificato a vita per doping"

Johan Bruyneel sarebbe stato presente nell'area dedicata alle squadre per partecipare a una trasmissione della televisione belga 

23 Lug 2025 - 13:12
 © ansa

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Johan Bruyneel torna al Tour de France e subito scoppia la polemica. L'ex team manager di Lance Armstrong ai tempi dell'US Postal e della Discovery Channel è stato avvistato al villaggio di partenza della Grande Boucle nonostante sia squalificato a vita per le note vicende di doping che hanno coinvolto il ciclista americano. Bruyneel ha preso parte alla trasmissione Vive le Vélo, del canale pubblico belga VRT1, raggiungendo lo spazio dedicato a corridori e media in vista della partenza di una tappa.

L'americano non avrebbe potuto farlo visto che, come ricordato dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI), "il 25 ottobre 2018, il sig. Bruyneel è stato sanzionato dal Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) con una squalifica a vita per violazioni delle norme antidoping” e pertanto “gli è severamente vietato partecipare all’evento in qualsiasi ruolo o veste, o accedere ad aree chiuse al pubblico”.

La presenza del braccio destro di Armstrong ha immediatamente scatenato l'indignazione da parte di alcune componenti del gruppo tanto che la stessa UCI ha annunciato di voler prendere provvedimenti a breve: "Sebbene sia libero di assistere a un evento ciclistico registrato nel calendario internazionale dell’UCI, come il Tour de France, in qualità di spettatore normale [….] in quanto persona soggetta a squalifica a vita, il signor Bruyneel non era quindi autorizzato a essere presente nel villaggio di partenza del Tour de France o nell’area riservata alle squadre - ha spiegato l'Unione Ciclistica Internazionale con un comunicato -. L’UCI desidera aggiungere che il processo di accreditamento per il Tour de France non è di sua competenza, ma piuttosto di quella di Amaury Sport Organisation (ASO), l’organizzatore della gara. L’UCI conferma di aver contattato ASO per chiarire se al signor Bruyneel sia stato concesso un accreditamento ufficiale, per capire come ciò sia potuto accadere e per garantire che non gli venga rilasciato alcun ulteriore accreditamento”.

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