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Tecnologie

L'auto a guida autonoma è veloce quanto un pilota di F1

Un anno fa l’auto robotica era dieci secondi più lenta; oggi il gap si misura in decimi, con tempi sul giro incredibilmente vicini

di Redazione Drive Up
21 Nov 2025 - 14:47
 © Foto da web

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Nella sfida “Human vs AI” a Yas Marina, Daniil Kvyat ha affrontato nuovamente la monoposto autonoma della TUM, campione in carica della prima stagione della A2RL. Per rendere lo scontro più significativo, l’auto a guida autonoma è partita con un vantaggio di dieci secondi, mentre l’ex pilota di Formula 1 aveva dieci giri per provare a colmare il divario. L’obiettivo non era decretare un vincitore in senso tradizionale, ma misurare con precisione quanto la tecnologia fosse avanzata rispetto all’edizione precedente.
Quasi pari
Il risultato è stato sorprendente. La vettura autonoma ha tagliato il traguardo per prima, ma ciò che conta davvero è il cronometro: il giro più veloce dell’AI è stato un 59.154, appena un secondo e mezzo più lento del miglior tempo di Kvyat. Uno scarto minuscolo se paragonato al gap di dieci secondi registrato nel 2024. Ancora più impressionante è stato il tempo di 58.183 fatto segnare dalla TUM durante la successiva gara completamente autonoma, appena mezzo secondo più lento della miglior prestazione messa a segno da Kvyat poche ore prima.
Una vera competizione
A Yas Marina si sono riunite undici squadre universitarie e industriali da tutto il mondo, con un montepremi di 2,5 milioni di euro e soltanto sei team ammessi alla finale. Tra queste, l'italiana Unimore (dell'Università di Modena e Reggio Emilia) è entrata nella fase conclusiva dalla seconda posizione in griglia- La vettura italiana ha imposto un ritmo superiore, rimanendo saldamente al comando fino a quando un contatto provocato da un’auto doppiata l’ha costretta fuori pista, privandola di una vittoria che sembrava ormai sicura.