L'ex presidente rossonero da Maurizio Costanzo: "Non sono più andato allo stadio. E sono stato costretto a vendere"
Silvio Berlusconi non è più il proprietario del Milan ma, come più volte ribadito da lui stesso, anche a distanza rimane il primo tifoso del Diavolo. Nel corso di un'intervista realizzata da Maurizio Costanzo per il talk show 'L'Intervista' (andata in onda su Canale 5), l'ex presidente rossonero ha raccontato come vive ora le partite della squadra di Montella: "Non sono più andato allo stadio... Mi guardo il Milan in televisione e sto male. Sono stato costretto a vendere".
"Ho amato molto il Milan, mi sono commosso. Mio papà mi portava a vedere il Milan, io mi impersonavo nei giocatori, esultavo quando vincevamo e mio padre mi consolava quando perdevamo e mi diceva che ci saremmo rifatti, e poi è successo" ha raccontato Berlusconi.
Sulla vendita del club ha spiegato: "I cinesi? È un dolore forte ma non si poteva più andare avanti così. Da quando sono entrati nel calcio i soldi del petrolio, il calcio è diventato un monopoli". "I giocatori che sono da Milan, se vuole restare ai vertici, costano dei soldi incredibili sia per l’acquisto che per gli stipendi. Una famiglia non aveva più la possibilità di spendere annualmente tutti i soldi. Io sono stato costretto a cederlo, ho trovato questo signore cinese che mi ha promesso che avrebbe speso 250 milioni per rendere la squadra forte, altro discorso è la valutazione sulla campagna acquisti" ha concluso.