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Inchiesta Curve, Inzaghi e Calhanoglu patteggiano: una giornata di squalifica

Si attende il comunicato ufficiale Figc sul caso dei rapporti tra ultrà e giocatori. Nessuna irregolarità per Marotta

01 Mag 2025 - 12:18
 © Getty Images

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C'è una prima importante decisione in merito all'inchiesta curve e al filone sportivo con in primo piano i rapporti tra ultrà e giocatori di Inter e Milan. Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu hanno patteggiato con la procura federale una giornata di squalifica in campionato, da scontare sabato contro il Verona, e una multa - 15.000 euro il tecnico, 30.000 euro il centrocampista - per la violazione di due articoli del codice di giustizia sportiva: l'articolo 4, quello sulla lealtà, probità e correttezza, e l'articolo 25 comma 10, che vieta di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società.

I tesserati erano stati ascoltati nelle scorse settimane dal procuratore federale Chinè, trovando un accordo prima del dibattimento evitando di arrivare a processo e ottenendo metà sanzione.

La squalifica di Javier Zanetti, vicepresidente interista, è stata tramutata in pena pecuniaria, con una multa da 14.500 euro. All'Inter 70.000 euro di multa come responsabilità oggettiva. Inoltre 30 giorni di inibizione e 14.500 euro di multa per Claudio Sala (responsabile sicurezza Inter) e Massimiliano Silva (SLO nerazzurro).

Non sono inoltre state trovate tracce di biglietti regalati dalla società ai tifosi per la finale di Champions 2023: il club resta parte lesa come aveva evidenziato anche il procuratore capo di Milano, Marcello Viola.

MILAN, CALABRIA NON PATTEGGIA
Martedì sarà nuovamente ascoltato anche Davide Calabria, ora al Bologna ma capitano del Milan al tempo dei fatti, che quindi non ha scelto la vita del patteggiamento. Per quanto riguarda il club rossonero, 30.000 euro di multa per responsabilità oggettiva e 30 giorni di inibizione con 13.000 euro di multa per Fabio Pansa (SLO del Milan).

INCHIESTA ULTRÀ, LA VICENDA
La Procura di Milano lo scorso 30 settembre aveva arrestato diversi ultrà in seguito all'inchiesta che ha azzerato i capi delle curve dei Inter e Milan, in seguito la Procura Figc aveva chiesto gli atti delle indagini per capire la natura dei rapporti tra ultrà e tesserati delle due società. In seguito il procuratore federale Chinè aveva ascoltato diversi tesserati, tra cui appunto Calhanoglu (aveva ammesso di avere avuto contatti a titolo personale con Ferdico, Bellocco e altri leader della Curva, nonostante l'Inter lo avesse sconsigliato), Inzaghi (aveva detto ai pm di aver scritto a Ferdico, cercando di fare da intermediatore con il club per le sue richieste) e Calabria (aveva detto di aver parlato con Luca Lucci, incontro solo per discutere di problemi di squadra e di spogliatoio).

L'articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva della Figc recita: "È fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate (cioè "validate dalla Federazione", ndr) con le società". L'articolo 4 recita: "I soggetti di cui all'art. 2 (società, dirigenti, atleti, tecnici ecc, ndr) sono tenuti all'osservanza dello Statuto, del Codice, delle Norme Organizzative Interne FIGC (NOIF) nonché delle altre norme federali e osservano i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva".

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