Centodieci anni di Inter e Luciano Spalletti vuole entrare a fare parte la storia nerazurra: "La serata di stasera non deve essere un modo per dire che all'Inter si vive di ricordi, ma un ulteriore stimolo per caricare le nostre ambizioni future. Anche noi dobbiamo ambire ad entrare nella parte buona e importante di questo magnifico club". Parole d'amore per il tecnico nerazzurro: "Uno dei campioni di stasera che avrei voluto allenare? Sono quelli che hanno gettato le basi gloriose di questa società, dove noi abbiamo il privilegio e il dovere di cercare di vincere il più possibile per dare continuità ala bellissima storia dell'Inter".

"È la manifestazione profonda di cosa voglia dire far parte dell'Inter. Che regalo vorrei fare? Io devo solo lavorare in modo serio e profondo, cercare di vincere le partite per dare un futuro importante come meritano il club, i dirigenti e i nostri tifosi", ha continuato l'allenatore in vista del Napoli.

Infine un pensiero su Astori: "C'è il dispiacere da parte di tutti, perché poi ci ha lasciato un ragazzo che non era solo il capitano della Fiorentina ma un po' del calcio. Uno di quelli che ha lasciato una eredità sottile di quello che vuol dire essere compagno o avversario. Attraverso la sua eleganza e il sorriso, la sua qualità, era di quelli che ti piaceva avere come avversario perché sapeva come comportarsi. Il mio pensiero va soprattutto a Pioli, confrontandomi con la mia e la sua realtà. Mi chiedo come riesca a far giocare una partita ai suoi calciatori a distanza di pochi giorni da quello che e' accaduto. Sono di quegli episodi che ti lasciano il segno".