Juventus, Emre Can accusato di sessismo: "Non volevo offendere nessuno"

Il centrocampista bianconero si difende dopo le parole nel post partita di Valencia-Juventus

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Polemiche sul web dopo le parole di Emre Can. "Rosso per tirata di capelli? Non siamo donne, giochiamo a calcio" le parole del tedesco per difendere Cristiano Ronaldo. Parole che hanno fatto discutere tanto da accusare Can di sessismo. Il centrocampista, tramite i social, ha tenuto a precisare: "Chiunque mi conosca sa quanto rispetti le donne e creda nell'uguaglianza, non volevo offendere nessuno con le mie parole".

Can nel postpartita contro il Valencia in Champions ha difeso il numero 7 bianconero, ma le sue parole sono state fraintese. Le scuse dell'ex Liverpool e Bayern Monaco sono arrivate tramite un messaggio su Twitter: "Vorrei spendere qualche momento per spiegare la situazione dopo i commenti fatti nel dopo partita di ieri sera. Le mie parole in risposta al video dell'espulsione di Cristiano hanno creato della confusione che ci tengo a chiarire. Vorrei dichiarare che con le mie parole non avevo alcuna intenzione di discriminare le donne o il calcio femminile in alcun modo".

"Chiunque mi conosca sa bene quanto io rispetti le donne e quanto creda in uguaglianza e rispetto come valori- si legge sui social-. La mia sola intenzione era quella di difendere un mio compagno di squadra nel contesto di una decisione sbagliata sul campo che avrebbe potuto compromettere la nostra partita. Mi scuso sinceramente con chiunque si sia sentito offeso dalle mie parole ieri sera".

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