CR7 indica nell'esperienza di Manchester la svolta della sua carriera. "All'inizio della mia carriera, il mio obiettivo era vincere un Pallone d'oro. Quando sono arrivato a Manchester ho pensato che non sarebbe stato impossibile. Sentivo di avere il potenziale per farlo - ha dichiarato l'attaccante del Real Madrid -. Non volevo rimanere tra quelli che ne hanno vinto uno solo. A causa del mio potenziale, del mio talento e degli sforzi che ho compiuto, sapevo di poter ottenere di più".

Con questo trofeo, il quarto negli ultimi cinque anni, Ronaldo ha eguagliato Messi. Qualcosa che era difficile da immaginare pochi anni fa. "Ho vinto un pallone d'oro prima di Messi. Poi mi ha raddoppiato vincendone quattro di fila. Non nascondo che allora ero triste e arrabbiato. Sono andato alle cerimonie e non ho mai vinto. Ad un certo punto ero persino demotivato. Non volevo più andarci. Essere lì per la foto, non mi interessava. E poi, a poco a poco, grazie al sostegno dei miei familiari, mi sono detto che tutto nella vita aveva un inizio e una fine. E quello nel calcio, era la fine che contava, non l'inizio. Ero paziente".

"Cristiano Ronaldo è il miglior giocatore di sempre, i numeri parlano per lui". Parola di Zinedine Zidane che ha incoronato il portoghese fresco del quinto Pallone d'Oro. Il tecnico francese ha continuato: "Sia in termini di ciò che ha fatto sia per quello che farà ancora". Poi l'ha blindato al Real Madrid: "Lo vedo qui per sempre, è davvero felice a Madrid e chiuderà qui la sua carriera, lo ha detto lui stesso. Non ci sono parole per descrivere Cristiano, quello che fa è fenomenale". 

"Un giocatore potrebbe venire qui, restare vent'anni e non ottenere ciò che ha fatto lui - ha concluso Zidane - Spero che continui a fare la storia qui fin quando non si ritirerà".