Mondiali di volley, Mazzanti ci crede: "Possiamo fare cose incredibili"

L'Italia è arrivata a Yokohama dove affronterà la Cina in semifinale e il ct avverte: "Occhio ai loro primi tempi, dobbiamo marcare bene la Zhu"

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L'Italia si prepara ad affrontare la quarta semifinale della sua storia ai Mondiali di volley femminile, la terza contro la Cina. Il ricordo della vittoria per 3-1 nel 2002 forse è troppo lontano, ma al di là delle analogie tra le trascinatrici Paola Egonu ed Elisa Togut, il commissario tecnico azzurro Davide Mazzanti ci crede: "Siamo ultra-concentrati, conosciamo bene le avversarie e siamo pronti a scendere in campo per giocarci questa grande opportunità. Queste giocatrici sono portatrici di tanti messaggi positivi, e il fatto che stiano facendo emozionare tante persone è qualcosa di bellissimo", ha detto a 48 ore dalla sfida di venerdì alle ore 9:10 italiane.

La Nazionale ha approfittato della prima giornata di riposo per analizzare, anche durante il viaggio in treno da Nagoya a Yokohama, le prestazioni nel mondiale giapponese delle campionesse olimpiche in carica, con un occhio alla sconfitta contro la Serbia, la prima dopo dieci vittorie consecutive. Tra queste proprio un 3-1 in rimonta lo scorso 4 ottobre sulle ragazze di Lang Ping: "Stiamo sfruttando questi giorni di pausa per riguardare le sei partite che la Cina ha fatto dopo la nostra prima sfida. Vogliamo limare qualche dettaglio rispetto alla gara di Sapporo", ha avvertito Mazzanti, senza però annunciare cambi nel sestetto base per il match di Yokohama.

Secondo l'ex allenatore di Casalmaggiore sarà importante il muro, esattamente come nella prima partita contro la Cina, in cui le "ragazze terribili" riuscirono a trovare 19 punti grazie a questo fondamentale: "Una chiave della partita sarà la gestione dei loro primi tempi perché hanno dei centrali insidiosi da marcare. Dovremo poi gestire molto bene la nostra fase muro-difesa sulle loro attaccanti principali e quindi limitare il più possibile la Zhu. In più le cinesi possono contare su delle altre attaccanti che alternano in base alle diverse situazioni, sarà fondamentale prendere le adeguate contromisure anche contro queste giocatrici"

Comunque, la vera forza dell'Italvolley è un'altra e Mazzanti ci tiene a sottolinearlo: "All'inizio dell'estate avevo detto alla squadra la frase 'Noi siamo l'Italia', con l'idea di creare un'identità di gioco che in campo ci contraddistinguesse. E ho ribadito di tenersela stretta, perché è solo nostra ed è il fattore che ci permette di fare cose incredibili".

Come può essere vendicare la disfatta contro le cinesi del 2014 e regalare un'altra finale iridata a distanza di 16 anni, quando ai Mondiali di Germania le ragazze di Marco Bonitta capitanate da Manuela Leggeri riuscirono a imporsi anche sugli Stati Uniti.

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