MASTERS 1000 ROMA

Tennis, Masters 1000 Roma: Djokovic e Schwartzman volano in finale, Pliskova-Halep per le donne

Nole stende in due difficili set Casper Ruud, l'argentino prevale al tie-brek del terzo su Shapovalov

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Saranno Novak Djokovic e Diego Schwartzman a giocarsi la finale degli Internazionali d'Italia. Il serbo prevale in due set non facili contro Casper Ruud: il norvegese che aveva eliminato Berrettini cade con il punteggio di 7-5, 6-3. L'argentino invece ha la meglio su Denis Shapovalov al tie-break del terzo set: finisce 6-4, 5-7, 7-6(4). Karolina Pliskova batte 6-2, 6-4 Vondrousova e affronterà in finale Simona Halep: per lei 6-3, 4-6, 6-4 su Muguruza.

TABELLONE MASCHILE

Bastano due set a Novak Djokovic per centrare la decima finale della sua carriera agli Internazionali d'Italia, Master che ha già vinto quattro volte. Ma questo non deve far credere che per il serbo sia stata una passeggiata avere la meglio su Casper Ruud. Il norvegese, già capace nel turno precedente di eliminare Matteo Berrettini a due punti dal ko, lotta infatti alla pari con il numero uno del mondo, dandogli filo da torcere dal primo all'ultimo minuto delle due ore e 11 che servono a Nole per chiudere i conti. Ruud parte infatti a mille e si prende il break che gli permette di portarsi sul 2-1. Ha quindi la forza di cancellare due palle del controbreak sul 3-2, ma il solito Nole non si lascia travolgere dalla situazione e svolta la sua partita al decimo game. Qui annulla due set point (pazzesco il dropshot sul secondo) e poi va a prendersi il controbreak sul 7-5. Lo fa peraltro dopo alcuni game lunghissimi e combattuti, con Ruud che però progressivamente inizia a denunciare qualche incertezza. Meno complesso per il serbo il secondo set, ma è solo un modo di dire. Ruud infatti mantiene il servizio nel secondo game con grande ostinazione e si prende addirittura quattro palle break nel successivo. Djokovic però resiste, si prende il punto e poi sorpassa sul 4-2. E Ruud cede con l'onore delle armi solo sul 6-3, annullando due match point anche nel game precedente.

Ora Djokovic andrà a caccia della sua prima vittoria al Foro Italico dal 2015, quando fu Federer a cadere in finale. Stavolta invece toccherà a Diego Schwartzman affrontare il numero uno al mondo. E per l'argentino la prima finale della carriera in un Masters 1000 arriva dopo un match sudato e bellissimo, che si risolve al tie-break del terzo set dopo 3 ore e 13 minuti di feroce battaglia. Già il primo set è vibrante, con Shapovalov che sbaglia l'impossibile e permette all'avversario di scappare sul 3-0. Ha però la forza di recuperare fino a sfiorare il 5-5. Dopo aver annullato un primo set point, però, commette altri due errori che agevolano Schwartzman. Il canadese però si rifà con gli interessi nel secondo set, salendo in cattedra fino al break del quinto game e a sfiorando il doppio break nel settimo. L'argentino prova a ritrovare la parità, ma Shapovalov ha la forza di riprendersi il gioco di vantaggio volando sul 7-5. Ancora più combattuto il terzo set, con Shapovalov che va in vantaggio tre volte e si fa sempre recuperare. Per poi cedere definitivamente al tie-break, consegnando una storica finale al bravissimo Schwartzman.

 

TABELLONE FEMMINILE

Ha già vinto a Roma un anno fa, ci riproverà nel 2020. È Karolina Pliskova, che dopo la vittoria su Johanna Konta affronterà ora Simona Halep dopo le due semifinali sulla terra rossa romana. La ceca riesce a prevalere in due soli set sulla connazionale Marketa Vondrousova, costretta ad alzare bandiera bianca dopo un'ora e 22 minuti. Il punteggio finale è di 6-2, 6-4, con il primo set che si risolve in poco più di mezz'ora: Pliskova vanifica due palle break nel secondo game, ma poi riesce a concretizzare sul 3-1. Resiste quindi sul 4-2 e poi si prende i due giochi che mettono la sfida in discesa. Molto più complesso il secondo set, in cui Vondrousova, si porta avanti al primo game ma restituisce immediatamente il break. Il tutto si ripete quando Pliskova si porta sul 4-2, ma anche in questo caso arriva il controbreak. I giochi si chiudono quindi sul 6-4, dopo una partita che aumenta di intensità dopo un'inizio a senso unico.

Ben più complicato il compito di Simona Halep, che solo in tre set (6-3, 4-6, 6-4) ha ragione di una Garbine Muguruza ben più tifata di lei dai mille presenti sugli spalti romani. Si mette subito bene per Halep, che con due break di vantaggio si porta sul 5-1. La spagnola però reagisce e accorcia sul 3-5, troppo tardi per riaprire il set. Discorso diverso nel set successivo, in cui Muguruza inizialmente subisce l'avversaria e si ritrova a dove inseguire sull'1-3 e poi sul 2-4. Dopo il secondo controbreak, però, non sbaglia più nulla e si prende ben quattro giochi di fila. Palpitante anche il decisivo terzo set, in cui Simona Halep vola sul 5-1 ma rischia di non sfruttare i tre break di vantaggio. Anche in questo caso Muguruza riapre tutto e si riporta sul 4-5. Quando però la sensazione è di una partita destinata a mantenersi sull'equilibrio, la rumena le ruba di nuovo il servizio che le vale la vittoria. Dopo quasi due ore e mezza di battaglia.

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