TENNIS

Tennis, Berrettini al Quirinale: "Un onore, tornerò con il trofeo più importante"

Il tennista azzurro ricevuto dal presidente Mattarella: "Il calcio è il nostro sport, spero di aver portato anche il tennis nelle case italiane"

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Matteo Berrettini è stato ricevuto al Quirinale all'indomani della finale di Wimbledon, la prima nella storia per un tennista azzurro. Il 25enne romano, arrivato poco prima della Nazionale campione d'Europa, non ha nascosto la gioia per l'importante traguardo raggiunto, nonostante la sconfitta in 4 set contro il numero uno del ranking, Novak Djokovic: "Entrare a Wimbledon è una grandissima emozione, per me è stata una prima volta importante - ha detto poco prima di incontrare il presidente Mattarella -. Non so se ho ancora realizzato bene, è stato difficile gestire tutte le emozioni".

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Berrettini ha parlato delle sensazioni provate sull'erba londinese e di quelle vissute a Wembley, dove ha assistito al trionfo degli Azzurri di Mancini contro l'Inghilterra: "È stato bellissimo per me e per tutti quelli che guardavano da casa. Il calcio è il nostro sport, io spero di aver portato anche il tennis nelle case italiane. Italia campione? Una bellissima esperienza, non avevo mai visto dal vivo una partita della Nazionale così importante. A me è mancata la mia vittoria, ma è stata una domenica importante".

Poi, sul palco davanti al presidente della Repubblica e alla nazionale azzurra, ha tradito l'emozione: "È un onore essere qui, ho tifato questa Nazionale fin dal primo minuto e loro lo sanno bene. È un sogno aver giocato la finale contro Djokovic, mi ha fatto sudare parecchio. Spero di poter tornare qui con un trofeo ancora più importante e rendervi tutti ancora più orgogliosi".

MATTARELLA: "COMPLIMENTI, IL TENNIS ITALIANO CRESCE"

"Complimenti a Matteo Berrettini e al presidente Binaghi - ha detto il presidente della Repubblica applaudendo il tennista azzurro -. Nel tennis italiano si vanno manifestando sempre più nuovi protagonisti e tante energie che crescono. Come ho detto a Matteo, arrivare alla finale è già un grande traguardo, ma la rimonta e la vittoria del primo set già equivalevano a una vittoria. L'ho seguito con grande speranza, prima di partire per Londra".

BINAGHI: "GRAZIE PRESIDENTE, ARRIVEDERCI A QUANDO VINCEREMO"

Davanti al presidente Mattarella ha parlato anche il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi: "Erano 144 anni che provavamo a raggiungere la finale di Wimbledon, ora siamo emozionati e spiazzati, grazie a Matteo. Lui non è un fuoriclasse come Federer, è un campione che si è formato nel nostro Paese, dimostrando al mondo che anche in Italia si può diventare un giocatore di livello mondiale. Fino a ieri era un'impresa inimmaginabile, ora è qualcosa che possiamo ripetere. Grazie presidente, questo è un arrivederci a quando riusciremo a trasformare questa impresa in una grandissima vittoria, come fatto dalla Nazionale di calcio".

MALAGÒ: "SPORT ITALIANO MAI COSÌ FORTE E APPREZZATO"

"Lo sport italiano oggi come mai è forte e apprezzato - ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò - I colleghi del Cio mi hanno mandato complimenti che giro ai presidenti Gravina e Binaghi, al calcio e al tennis, che rendono grande l'Italia e il nostro sport, e il nostro Paese non può che esserne felice".

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