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ATLETICA

Fabbri e Sibilio in gara a Eugene nel meeting più prestigioso del mondo

Nella Diamond League statunitense oltre ai due azzurri da seguire su tutti tra gli uomini Duplantis nell'asta e Thompson nei 100, mentre tra le donne Kipyegon nei 1500

di Redazione Sprintnews
04 Lug 2025 - 19:23
 © Grana/Fidal

© Grana/Fidal

Leonardo Fabbri e Alessandro Sibilio saranno in gara domani 5 luglio nella 50esima edizione del Prefontaine Classic, meeting statunitense di Diamond League che si disputa a Eugene in Oregon e considerato il più prestigioso al mondo, che prende il nome dal mitico mezzofondista statunitense Steve Prefontaine, quarto alle Olimpiadi di Monaco di Baviera sui 5000 metri nel 1972, e poi scomparso prematuramente in un drammatico incidente stradale a soli 24 anni il 30 maggio 1975.

Fabbri, impegnato nel getto del peso per la terza volta in stagione nel principale circuito mondiale dopo Rabat e il Golden Gala di Roma, affronterà l'impegno con il morale alle stelle dopo il successo di Madrid nei campionati europei a squadre, forte anche della miglior misura stagionale mondiale di 22.31 realizzata a Lucca l'8 giugno scorso, e per lui ci sarà l'accoglienza di tutti i più forti specialisti statunitensi a eccezione del primatista del mondo Ryan Crouser, sempre alle prese con problemi al gomito, di cui non si sa molto tranne che da campione del mondo uscente a Budapest 2023 avrà una Wild Card per Tokyo a settembre e potrà anche nascondersi sino ad allora.

In pedana a parte i tre USA più forti quali Payton Otterdahl, Joe Kovacs e Adrian Piperi, anche il giamaicano bronzo olimpico Rajindra Campbell e il neozelandese Tom Walsh, per una gara che si annuncia estremamente interessante e stimolante per il primatista italiano con 22.98, realizzato proprio in occasione della vittoria nella Diamond League 2024 a Bruxelles nel settembre scorso.

Nei 400 ostacoli Alessandro Sibilio tornerà a gareggiare nel circuito dei diamanti dopo la forzata rinuncia di Parigi pochi minuti prima della sua prova per i postumi di un'infezione che ha frenato la sua preparazione negli ultimi tempi e portato a gareggiare a Madrid nei campionati europei a squadre non al massimo della condizione, pur con un buon quarto posto per la squadra in 48"94, tempo che non rispecchia però il suo reale valore che cercherà di mostrare sull'anello di pista del leggendario impianto dell'Hayward Field, dove affronterà avversari straordinari a cominciare dal campione olimpico Rai Benjamin, dal brasiliano campione del mondo proprio a Eugene 2022, Alison dos Santos, senza trascurare in particolare il qatarino Abderrahman Samba e il nigeriano Ezekiel Nathaniel.

Per celebrare degnamente la 50esima edizione del meeting più prestigioso del mondo dedicato a un mitico mezzofondista, gli organizzatori hanno puntato tanto sulle gare di mezzofondo, dove sono attesi risultati straordinari in termini cronometrici in particolare nelle gare femminili dei 5000 metri, in cui si affrontano per l'ennesima volta la keniana campionessa olimpica Beatrice Chebet e l’etiope primatista mondiale Gudaf Tsegay con al via l’altra keniana primatista su strada dei 5 km Agnes Ngetich, nei 3000 siepi con la keniana leader stagionale Faith Cherotich che sarà insidiata da due campionesse olimpiche quali l’ugandese Peruth Chemutai e la bahrainita Winfred Yavi, e nei 1500 a chiusura del meeting dove ci sarà la keniana triplice campionessa olimpica e primatista del mondo nella specialità, Faith Kipyegon, alle prese con la connazionale Susan Lokayo Ejore, le etiopi Diribe Welteji e Freweyni Hailu, oltre che l’australiana Jessica Hull.

L'extraterrestre dell'atletica mondiale, lo svedese Armand Duplantis, tornerà sulla pedana del primo titolo iridato nel salto con l'asta con l'allora record del mondo a 6,21 ormai più che superato fino al 6,28 di metà giugno a Stoccolma, per provare magari a realizzare il suo tredicesimo primato consecutivo nella nazione dei suoi genitori, dove di fatto lui vive da sempre, in una gara che nell'occasione non assegnerà punti per le finali del trofeo del diamante, ma che vedrà in gara il 38enne francese Renaud Lavillenie dominatore e primatista mondiale della specialità prima dell'avvento del fenomeno Duplantis.

Tra le altre grandi gare in programma enorme attesa dai blocchi dei 100 metri dove il 23enne giamaicano Kishane Thompson, secondo ai giochi olimpici di Parigi per pochissimi millesimi dietro allo statunitense Noah Lyles, si presenterà forte del suo nuovo personale di 9"75 realizzato il 27 giugno scorso a Kingston in Giamaica, che vale anche la miglior prestazione stagionale al mondo, per una straordinaria sfida con lo statunitense Trayvon Bromell capace a sua volta di realizzare nell'anno un ottimo 9"84, e chissà che su un rettilineo veloce come quello di Eugene non si riesca ad abbattere dopo tanti anni la barriera dei 9"70 superata nella storia solo da 3 velocisti, il primatista del mondo Usain Bolt con il fenomenale record di 9"58, l'altro giamaicano Yohan Blake e lo statunitense Tyson Gay entrambi con 9"69.

Sempre nell'ambito della velocità nei 100 donne e nei 200 uomini impegnati i due rispettivi campioni olimpici quali la santaluciana Julien Alfred e il botswano Letsile Tebogo, con la prima che appare netta favorita nella sua prova contro la statunitense iridata di Budapest Sha’Carri Richardson e la giamaicana bronzo olimpico Melissa Jefferson, mentre sul mezzo giro di pista lo statunitense argento a cinque cerchi in Francia, Kenny Bednarek, è apparso sinora in migliori condizioni di forma rispetto al velocista africano.

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