Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel: "Jannik da subito chiaro, lo difenderò sempre"
"Quando ho capito che sarebbe finita così? L'anno scorso. Jannik lo disse davanti a me e al ministro Giorgetti a Torino, durante le Finals. Ho sperato che il lungo e forzato riposo per la squalifica gli facesse rivedere i programmi. E persino dopo il ritiro di Shanghai, mi sono detto: magari ci ripensa. Niente". Così Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, in un'intervista a La Stampa sul no di Jannik Sinner alla sua partecipazione alla Coppa Davis di quest'anno.
Una scelta "dolorosa" ma che "abbiamo capito e condiviso - spiega Binaghi - la storia ci insegna che ogni sua rinuncia ha prodotto conseguenze positive. Sarà così anche questa volta: per la Fitp e per l'Italia è più importante che lui torni numero 1 di un'altra Davis. La sua famiglia e il suo team erano stati chiari fin da subito, lo difenderò sempre e a prescindere. La riconoscenza nei confronti del tennis italiano si concretizzerà quando tornerà numero 1 al mondo".
Sull'edizione 2025 delle Atp Finals, Binaghi spiega: "Sarà un'edizione speciale, potremmo avere due italiani in campo e, da oro, la stagione diventerebbe di platino. E poi organizzeremo uno spettacolo senza precedenti in Italia. Uno show dentro lo show, l'ultimo sì è quello di Gianni Morandi: saranno il nostro Super Bowl. E portarcele via sarà più difficile". A proposito della permanenza delle Finals in Italia, Binaghi ricorda che "è stato firmato un contratto anche dal governo. Tornare indietro non si può, sarebbe una grave perdita di credibilità".