L'azzurra sfida in finale la ceca Krejcíkova per vincere il suo primo titolo dello Slam e regalare all'Italia un titolo maggiore mai ottenuto sull'erba londinese
Cancellare la piccola delusione del Roland Garros e scrivere una pagina di storia dello sport italiano. Oggi alle 15 italine Jasmine Paolini scende in campo sul centrale di Wimbledon per diventare la prima italiana a vincere il più prestigioso dei tornei di tennis, Olimpiadi comprese. La toscana se la dovrà vedere con la ceca Barbora Krejcíkova, 28 anni come lei, ma con in bacheca uno Slam quello parigino, ottenuto nel 2021. La classifica dice che Paolini è la numero 7 del tabellone, mentre l'avversaria solo 31. Eppure quella di oggi pomeriggio è una finale senza una vera favorita, con di fronte due sorprese arrivate all'ultimo e più importante atto della loro carriera.
Il torneo Wimbledon ha una caratteristica che lo rende particolarmente speciale: sui campi in erba dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club i ranking mondiali contano fino a un certo punto e, soprattutto, non si deve mai dare nulla per scontato perché le sorprese sono dietro l'angolo. Un esempio pratico è la sfida tra Jasmine Paolini e Barbora Krejcikova: non l'aveva prevista nessuno e nessuno si azzarda a dare per certa la vittoria dell'italiana o della ceca. Gongolano i bookmaker inglesi che grazie alla corsa delle due 'underdog' fino alla sfida di sabato hanno già fatto affari d'oro. D'altronde, negli ultimi otto anni - escludendo l'edizione del 2020 che è saltata a causa del Covid - ci sono state sette vincitrici diverse in altrettante edizioni. E' una caratteristica del tennis femminile dove le vittorie 'solitarie' hanno messo fine ai grandi regni del passato con le loro regine: da Martina Navratilova, a Steffi Graff, da Martina Hingis a Justin Henin e ovviamente alle sorelle Venus e Serena Williams. L'unica pretendente al trono che ancora potrebbe imporre il proprio regno tennistico è la polacca Iga Swiatek che, dopo aver dominato in questi anni negli Usa e soprattutto in Francia, proprio a Wimbledon non riesce mai a far bene. Quest'anno e' uscita addirittura al terzo turno. Ma sull'erba non è facile per nessuno. Figurarsi ripetersi sugli scivolosi campi londinesi.
A Wimbledon nel 2016 Serena Williams ottenne il suo ultimo successo in terra inglese. L'anno successivo vinse a sorpresa la spagnola Garbine Muguruza. Tutti si attendevano una riconferma ma nel 2018 ad aggiudicarsi il trofeo vincere è stata la tedesca Angelique Kerber. Nesssun bis anche in questo caso: 12 mesi dopo si impone la romena Simona Halep. Il 2020 il torneo non si è disputato ma nel 2021 un'altra sorpresa ha sconvolto i pronostici della vigilia: vincitrice è l'australiana Ashleigh Barty. Nel 2022 si è poi imposta la kazaka Elena Rybakina, semifinalista quest'anno ed eliminata proprio dalla Krejcikova. Lo scorso anno l'exploit della ceca Marketa Vondrousova.
Quest'anno in finale c'è Paolini che ha già raggiunto quella dell'ultimo Roland Garros. L'italiana - seppur in uno splendido momento di forma - non è però la favorita in quanto la Krejcikova ha dalla sua un palmares corposo al cui interno brilla il titolo a Parigi conquistato nel 2021. Ma i pronostici, soprattutto a Londra, meglio lasciarli ai bookmaker perché in campo è tutta un'altra storia. E l'Italia sogna il suo primo titolo maggiore a Wimbledon.