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Wimbledon: l'avversaria di Paolini sarà Krejcikova

La ceca rimonta Rybakina ed elimina la vincitrice del 2022 

11 Lug 2024 - 20:33
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© Getty Images  | Schiavone - Roland Garros 2011
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Sarà Barbora Krejcikova l'ultimo ostacolo per Jasmine Paolini: la ceca batte in rimonta Elena Rybakina e raggiunge la finale di Wimbledon 2024. Finisce 3-6, 6-3, 6-4 per la numero 32 della classifica Wta, capace di imporsi in 2 ore e 9 minuti di gioco sulla kazaka e dopo aver perso il primo parziale. Sabato, contro l'azzurra, avrà la possibilità di vincere il suo secondo Slam dopo il Roland Garros conquistato nel 2021.

Ad un passo dalla gloria: Barbora Krejcikova e Jasmine Paolini si giocheranno Wimbledon 2024. L'azzurra dovrà solo battere la ceca per entrare ancora di più nella storia del tennis italiano e Mondiale, ma considerando che quest'ultima ha vinto contro la giocatrice col più alto ranking ancora in gara, per l'italiana non sarà facile. La numero 32 al Mondo, infatti, elimina la quarta della classifica Wta e lo fa in rimonta, dopo aver perso il primo parziale: finisce 3-6, 6-3, 6-4.

Nel primo set non c'è spazio per un servizio incisivo e rassicurante: cinque break nei primi sette game, di cui quattro consecutivi e con Rybakina che sale sul 4-0 e successivamente sul 5-3, avendo anche l'occasione con due set point di prendersi per la quarta volta il servizio della ceca. Finisce in ogni caso 6-3, lo stesso esito del secondo set: Krejcikova annulla tre palle break dal sapore di condanna e approfitta dell'unica a disposizione. Sul 5-3, servono ben sei set point, ma alla fine è totale parità.

Decisamente più lineare l'ultimo e decisivo parziale: una sola palla break, quella che permette alla ceca di passare dal 2-3 al 5-3 e, infine, al 6-4 che vale l'accesso alla sua seconda finale Slam. La prima, nel 2021, le valse il suo primo Major, il Roland Garros. Ora è a caccia del bis, ma Jasmine Paolini ha ben altri piani. Esiste un solo precedente: nel tabellone di qualificazione agli Australian Open, Krejcikova dominò 6-2, 6-1. Stavolta, o almeno questo sperano l'azzurra e un Paese intero, sarà un'altra storia.

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