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Il presidente della Fitp progetta un futuro in grande: "Nel 2028 il campo centrale avrà il tetto"
di Alberto Gasparri© IPA
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L'edizione 2025 degli Internazionali di Roma di tennis è stata un successo indiscutibile sotto ogni punto di vista. Risultati dei giocatori azzurri, partecipazione di pubblico e organizzazione. Un autentico trionfo, che rischia però di far fare il passo più lungo della gamba a chi gestisce il movimento italiano. Le parole entusiastiche di Angelo Binaghi in tutti questi giorni vanno oltre quella che è la vera realtà del tennis, pur in un momento senza precedenti di questo sport nel nostro paese. Ma il calcio da noi è intoccabile e il motorsport, come ha dimostrato il recente GP di Imola, resta inarrivabile. Se anche il fratello di Sinner ha preferito assistere alla F1 piuttosto che alla prima finale del fratello dopo il ritorno in campo, un motivo ci sarà...
"Vogliamo rendere il tennis più popolare del calcio. Lavoriamo per questo, abbiamo questo mandato, credo che abbiamo delle ottime chances. Abbiamo giocatori che vincono, giovani, con una bella immagine. Abbiamo una federazione rampante, agile, che non ha lacci o lacciuoli e che quindi può decidere velocemente e cogliere tutte le opportunità. E abbiamo un momento di grande popolarità e di passione degli italiani che dobbiamo canalizzare cercando di portali tutti in campo: a tennis, a padel e ora anche al pickleball", si è sbilanciato il presidente della Federazione italiana tennis e padel parlando a Rai Radio 1.
I progetti per il futuro, comunque, sono giustamente ambiziosi, a partire dalla copertura del campo centrale: "Lo aspettiamo da 15 anni, anche perché oltre alla copertura darà 2mila posti in più, che sono la manna che cade dal cielo, perché la passione degli italiani non può essere contenuta da quel piccolo Centrale. Sarà pronto per l'edizione del 2028. Come ha detto il presidente Mezzaroma di Sport e Salute, i lavori dovrebbero iniziare il primo giorno successivo alla prossima edizione del torneo quindi a maggio 2026. Condizioni diverse per il torneo 2027? No, identiche condizioni. Credo che succederà come quando hanno coperto il centrale di Wimbledon, non ci sarà interruzione nella gestione della manifestazione".
Di certo, è giusto cavalcare l'onda dei successi di Sinner, Paolini e degli altri campioni made in Italy. "Se all'inizio del torneo ci avessero detto che la manifestazione avrebbe avuto un successo così grande, che Jasmine Paolini avrebbe vinto il singolare e anche il doppio, che avremmo avuto un finalista e un semifinalista nel maschile, non ci avremmo creduto. Adesso, come dicono i ragazzi, voliamo a Parigi e cerchiamo di vincere tutto come sempre", ha aggiunto Binaghi.
Che dovesse scegliere tra Sinner ed Alcaraz, non ho dubbi: "Tra i due continuo a tenere Sinner tutta la vita. Ha giocato male quei due set point, soprattutto il secondo quando c'è stato un lungo scambio ed è uscito lui con un rovescio lungolinea fuori di un metro. Ma non ci dobbiamo dimenticare che Jannik non giocava da tre mesi. Ci saremmo accontentati di due-tre turni, al massimo di un quarto di finale invece è arrivato fino in fondo. Ha dimostrato di essere un grande campione e di essere il giocatore più forte al mondo".
Ma che dire di Paolini? "Nel 2024 Jasmine è stata la vera sorpresa, ancora più di Jannik. Nessuno avrebbe scommesso un euro su quello che poi è riuscita a fare. Ora ricomincia il 2025 con la perla più preziosa, gli Internazionali d'Italia. E' una grande combattente, una grande atleta. Il tennis italiano può contare su di lei per cercare di crescere ancora di più".