"Ho sempre sostenuto che avremmo avuto bisogno fino all'ultimo minuto per essere a posto. Una caratteristica tutta nostra, forse è genetica, quella di dare il massimo quando il tempo stringe. La realtà è che la Fondazione si occupa di organizzare i Giochi quindi noi dovremmo entrare in pista solamente nel momento in cui ci viene consegnato il luogo. Ma stiamo lavorando benissimo con gli altri, istituzioni e multinazionali. Sono un maniaco dell'ottimismo, ma appena finito qui vado al Nord a vigilare, è indispensabile". Lo afferma, in un'intervista a Il Messaggero, Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano-Cortina. "Nessuna città al mondo - aggiunge -, o rarissime eccezioni, ha la possibilità di avere impianti indoor e stadi dove fare l'inaugurazione molto vicini. A Pechino la distanza tra le montagne e la città era di 4 ore. Uno dei motivi per i quali abbiamo vinto contro la Svezia è che il 90,7% degli impianti era esistente". "Parlare di record - prosegue Malagò - è realistico nonostante gli infortuni e tutte quelle che possono essere le problematiche. Le discipline dove possiamo andare a medaglia sono tante, anche inaspettatamente. E il calcolo noi lo dobbiamo fare su questo. Evidente, toccando il tema delle donne che hanno conquistato 9 medaglie d'oro sulle 12 totali a Parigi nel 2024, che abbiamo espresso delle atlete di punta e non credo perché non ci sia concorrenza. E questo rappresenta un orgoglio per il nostro Paese. Se pensiamo poi al fatto che fino a qualche decennio fa le Olimpiadi non le potevano nemmeno fare". "Ho sentito Federica Brignone (sarà portabandiera a Cortina) - afferma ancora il presidente della Fondazione Milano-Cortina -, un fenomeno. Ci parlo, mi informo, ha una grande forza di volontà. È sempre stata molto diretta e molto onesta. Lei viene alle Olimpiadi non per fare la spettatrice. Siamo a dicembre e, come noi, sarà in gara il 6 febbraio: dopo l'infortunio ogni minuto le serve per tornare in forma". Che cosa farà da grande? "Alla fine di marzo, a chiusura anche dei Giochi Paralimpici, ci fermiamo un attimo a guardare una cosa che ci piace molto, il mare. Respiriamo a lungo e poi tiriamo qualche considerazione" conclude.