BIATHLON

Wierer, il bis più bello: sua la Coppa del mondo di biathlon

Ultima gara da brividi: l'azzurra rinasce all'ultimo poligono

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Gran giornata sportiva per l'Italia: Dorothea Wierer conquista per la seconda volta di fila la Coppa del Mondo di biathlon. A Kontiolahti (Finlandia) succede di tutto. Tiril Eckhoff, saldamente in testa, commette tre errori all'ultimo poligono facendosi riprendere proprio da Wierer. All'altoatesina basta l'11esimo posto, dietro alla norvegese, per prendersi la sfera di cristallo. Terza Lisa Vittozzi dietro a Julia Simon e Selina Gasparin.

Mai piazzamento fu più dolce. Dorothea Wierer, dopo un Mondiale strepitoso, conclude nel modo migliore una stagione leggendaria e si prende anche la Coppa del Mondo di biathlon dopo l'inseguimento femminile (10 km) sulla pista finlandese di Kontiolahti, non senza un pizzico di fortuna. L'impresa era di difficile attuazione senza l'ausilio della sorte e assume i contorni del miracolo: non doveva ingannare la classifica che vedeva Wierer in testa alla generale, il margine da difendere su Tiril Eckhoff era di soli otto punti, e il 19esimo posto di partenza, con 47 secondi da recuperare alla norvegese, era come fare un “call” a poker avendo una coppia di due.

La rimonta dalle retrovie costringe l'azzurra a un forcing che la porta anche a recuperare il gruppetto in lizza per il sesto posto, ma la fatica si fa sentire al tiro. Wierer sembra arrendersi al terzo dei quattro poligoni, il primo in piedi. Anche il vento non aiuta l'altoatesina, che commette due errori, mentre Eckhoff al penultimo poligono fa percorso netto.

Tutto finito, pare. E invece la norvegese, con la sua prima Coppa del Mondo a un passo, cade sul più bello. Il braccio trema, i bersagli diventano infinitamente più piccoli: strano, perché si sta parlando comunque di un'atleta capace di collezionare 12 medaglie tra Giochi e Mondiali. Tre errori su cinque al secondo poligono in piedi e tutto è rimesso in discussione. Wierer nel frattempo sopraggiunge e la supera, uscendo dal giro di penalità quando a Eckhoff ne manca ancora uno. Furiosa la norvegese, che cerca la rimonta, ma Dorothea, che alla vigilia ha aspramente criticato la IBU (International Biathlon Union) per costringere le atlete a gareggiare mentre tutto il mondo dello sport si è fermato, sa che basta “marcare” la rivale per portarsi a casa la seconda sfera di cristallo consecutiva. E così fa: 11esima piazza, proprio dietro a Eckhoff, che nel complesso commette sei errori (2+1+0+3), uno in più di Wierer (1+1+2+1). 

La gara finlandese, al di fuori della lotta per la classifica generale è vinta dalla francese Julia Simon (due errori, 30:43.5). Seconda la svizzera Selina Gasparin (quattro errori, +17.3), terza una positiva Lisa Vittozzi (quattro errori, +20.9), che resiste al ritorno di Kaisa Mäkäräinen (+28.2), all'ultima gara della carriera. Per quanto riguarda l'altra italiana in gara, Federica Sanfilippo è 40esima (+3:19.4).

WIERER: "VITTORIA PER GLI ITALIANI, CE LA FAREMO"
"Ho cercato di vincere per l'Italia, sono veramente felice di avere messo a segno questa impresa". E' il commento di Dorothea Wierer dopo la conquista della sua seconda Coppa del mondo di biathlon consecutiva. "Dedico questi risultati a tutta l'Italia, ho scritto sul fucile 'Vinceremo insieme', e ce l'abbiamo fatta, non servono tante parole", ha spiegato l'azzurra al termine della gara a inseguimento di Kontiolahti. "Il messaggio di oggi? Solo insieme ce la faremo, noi italiani facciamo sempre vedere di quale pasta siamo fatti nei momenti difficili, non ho dubbi".

Sulla sua gara: "Non ho sparato benissimo e avrei potuto pagarlo duramente, ma ho gettato in pista tutte le energie rimaste, tanto che nemmeno quando ho tagliato il traguardo ho capito di avercela fatta". E ancora: "Abbiamo vissuto un'annata impegnativa ed emozionante fino alla fine, non avrei mai pensato di confermarmi a questo alto livello, soprattutto nei Mondiali di casa, dove l'aspettativa era veramente tanta. Mi godo questo momento, in questa stagione mi sono convinta di credere maggiormente in me stessa, come donna vivo quotidianamente di dubbi, fortunatamente i tecnici mi motivano bene e mi permettono di provarci fino alla fine".

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