Clima insolitamente caldo e asciutto per la quarta tappa di Golden Trail World Series
di Stefano Gatti© @GTWS@Rising.Story@antho.dx@Zegama
C'è sempre una prima volta! Elhousine Elazzaoui e Sara Alonso Martinez sono in vincitori della Zegama-Aizkorri 2025, la celebre maratona"alpina" dei Paesi Baschi spagnoli. Quarta tappa della regular season di Golden Trail World Series, la maratona basca ha regalato ad atleti, accompagnatori e pubblico una giornata indimenticabile ma insolitamente calda e assolata, in discontinuità con a tradizione... piovosa e soprattutto fangosa della prova, incoronando appunto il toprunner marocchino (campione in carica GTWS) e la beniamina di casa. Alonso riconquista la leadership della classifica generale femminile, mentre il keniano Philemon Ombogo Kiriago (assente in quanto impegnato in Italia nel Trofeo Nasego di Coppa del Mondo di corsa in montagna) è il leader di quella maschile in avvicinamento alla Broken Arrow Skyrace californiana che tra poco meno di un mese porta il circuito "targato" Salomon negli Stati Uniti per la sua quinta tappa.
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Zegama è Zegama. Anche senza fango, anche quando il sole asciuga i sentieri e la temperatura sale più del solito. La classica basca sull'altrettanto classica distanza della maratona (ma con oltre 2700 metri di dislivello positivo!) ha dato il via alla parte europea delle Golden Trail World Series 2025 con una giornata calda e secca, molto insolita per queste montagne, non a caso verdissime. Si è tratto della ventiquattresima edizione dell'evento, anche se "solo" ventidue edizioni sono effettivamente andate in scena, causa cancellazione-covid nel 2020 e nel 2021.
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Sui pendii del percorso migliaia di voci hanno ancora una volta fatto un tifo assordante e supermotivazionale, incitando a squarciagola i loro beniamini (anzi, ogni singolo atleta in gara), lungo tutto il percorso e soprattutto nei passaggi più ripidi, impegnativi e caratteristici della maratona basca, spesso "aizzati" a mani levate dagli stessi atleti a caccia di una spinta extra!
In un’edizione caratterizzata da ritmi elevati, due nomi hanno brillato di luce propria: il marocchino Elhousine Elazzaoui (Team NNormal) e la spagnola Sara Alonso (Team ASICS). Due modi diversi di interpretare la gara, due strategie opposte, ma una sola conclusione: la vittoria!
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ELAZZAOUI VINCE FINALMENTE A ZEGAMA
La gara maschile è stata caratterizzata da una partenza esplosiva dello spagnolo Andreu Blanes (Team HOKA), che ha preso il comando fin dai primi chilometri e ha mantenuto la leadership con autorità fino a ben oltre la metà del percorso. Alle sue spalle, il parigino Thomas Cardin e il ticinese Roberto Delorenzi (Brooks Trailrunners, in seguito costretto al ritiro) cercavano di seguirlo, ma è stato al passaggio da Andratx che tutto è cambiato: Elhousine Elazzaoui (Elho, come lo chiamano i suoi) ha aumentato il ritmo in salita, ha raggiunto Blanes e ha preso il comando poco prim adi lanciarsi nella discesa di Moano, un terreno che conosce bene e dove ha ancora una volta dimostrato la sua abilità tecnica. Da lì in poi, non c’è stato più nulla da fare. Il marocchino si è lanciato a tutta velocità, ha chiuso la gara e ha tagliato il traguardo tre ore, 43 minuti e 28 secondi dopo il segnale di partenza, conquistando finalmente Zegama dopo due secondi posti negli ultimi due anni. Un successo personale... che permette ad Elhousine di raccogliere l'eredità del suo capitano (nel team NNormal) Kilian Jornet, che un anno fa aveva messo a segno la sua terza vittoria in quattro anni a Zegama e l'undicesima nell'albo d'oro della corsa! Tornando al presente Dopo aver ceduto la testa della gara, Blanes si è ripreso nella parte finale e ha riconquistato la seconda posizione con un ritardo di sette minuti e 25 secondi dal vincitore.
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Terzo gradino del podio per l’italiano Daniel Pattis (Brooks Trailrunners) in tre ore, 51 minuti e 40 secondi. Daniel Pattis era alla sua seconda partecipazione a Zegama: il suo esordio risale a due anni fa, quando aveva già impressionato con un buon quindicesimo posto finale. Il sempre più convincente altoatesino ha guidato al traguardo un terzetto di atleti italiani: a completare la top five sono stati infatti il brianzolo Luca Del Pero e il lecchese Lorenzo Beltrami, entrambi portacolori del Team SCARPA. Da segnalare la nona posizione finale del rientrante toprunner norvegese Stian Angermund (per ora da atleta indipendente) dopo un periodo di squalifica per un controverso caso di doping risalente alla OCC (UTMB) del 2023. Tornando agli italiani, ventiduesima casella della classifica per Mattia Tanara (Team Scott), venticinquesima per Nadir Maguet (Team La Sportiva).
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“Sono molto felice, era il mio sogno. Pensavo di essere in forma. Vincere a Zegama per me è qualcosa di storico”. (Elhousine Elazzaoui)
“È un successo e sono felice. È stata una gara spettacolare, mi sono divertito tantissimo, ho sofferto, ma non posso che essere contento e godermi queste emozioni”. (Andreu Blanes)
“Prima della gara pensavo che - visto il livello altissimo - in una buona giornata avrei potuto arrivare nei primi cinque ma finire sul podio... non avrei mai potuto immaginarlo! Sono felicissimo, ho fatto una gara perfetta e sono riuscito a essere protagonista fino alla fine. Sicuramente nei prossimi giorni mi faranno male le gambe, ma per un ottimo motivo!" (Daniel Pattis)
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SARA ALONSO DOMINA DAL PRIMO ALL’ULTIMO CHILOMETRO
Basca e originaria di San Sebastian, Sara Alonso ha preso il comando già nei primi chilometri, ha imposto un ritmo deciso nella fase iniziale e non ha mai ceduto la leadership.In una giornata in cui il caldo si è fatto sentire più del solito e il terreno asciutto ha favorito l’alta velocità, Sara ha saputo leggere la gara con intelligenza: aggressiva quando necessario, conservativa nei tratti più tecnici. Né la pressione dell’elvetica Judith Wyder (Team HOKA), che l’ha inseguita per buona parte del percorso, né il tentativo di rimonta di Malen Osa Ansa (Team Salomon) nel tratto finale sono riusciti a metterla in difficoltà.Al passaggio per Ultzama (8,5 km) Sara era già saldamente al comando, con Wyder a meno di un minuto, mentre Patricia Pineda e Oihana Kortazar completavano il gruppo inseguitore. Ad Aketegi Sara manteneva un vantaggio stabile di quasi tre minuti. Alle sue spalle Leboeuf, Lara Feliu e Osa cercavano di ricompattarsi, mentre Wyder resisteva grazie alla sua esperienza. Come spesso accade a Zegama, la gara si decideva tanto con le gambe quanto con la testa.
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Alonso da questo punto di vista non ha lasciato spazio a dubbi: con passo sicuro ha mantenuto il ritmo fino al traguardo, vincendo con un tempo di quattro ore, 27 minuti e 25 secondi: una prestazione impeccabile in una delle edizioni più veloci degli ultimi anni, che le ha permesso di scalare fino alla cinquantunesima casella una classifica assoluta finisher da trecentoquindici elementi. Secondo gradino del podio per Wyder a due minuti e 22 secondi dalla vincitrice (cinquantaquattresima M/F), terzo per Osa a tre minuti e 53 secondi (sessantesima). Rosa María Lara Feliu di Compressport ha firmato una grande gara chiudendo quarta, mentre la sua compagna di squadra elvetica Theres Leboeuf ha completato la top five.
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“Vincere a Zegama per un basco è qualcosa di incredibile, un sogno conquistare la txapela. Sono stati due anni difficili, ho lavorato duramente questo inverno. Ci ho creduto, sono partita con determinazione dal primo chilometro. Gli ultimi però sono stati durissimi”. (Sara Alonso)
“Sono felice. Oggi Sara è stata la migliore. Ho fatto la mia gara e ho cercato di lottare. Ho sofferto molto alla schiena per un dolore che ho da tre settimane, ma sonomolto contenta di come sono riuscita a concludere la gara”. (Judith Wyder)
“Sono molto felice. Sapevo che avrei potuto fare una buona gara se fosse stata una buona giornata, ma alla fine è una maratona e tutto può succedere. È un sogno essere sul podio con loro”. (Malen Osa)
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TOP 10 MASCHILE E FEMMINILE
Uomini
1. Elhousine Elazzaoui (NNormal) 3h43’28”
2. Andreu Blanes (HOKA) 3h50’53”
3. Daniel Pattis (Brooks) 3h51’40”
4. Luca Del Pero (SCARPA) 3h54’19”
5. Lorenzo Beltrami (SCARPA) 3h54’58”
6. Thomas Cardin (Kiprun) — 3h55’34”
7. Antonio Martínez (ASICS) 3h56’42”
8. Nicolás Molina (La Sportiva) 3h58’51”
9. Stian Angermund (Norvegia) 3h59’46”
10. Marcin Kubica (SALOMON) 3h59’50”
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Donne
1. Sara Alonso (ASICS) 4h27’25”
2. Judith Wyder (HOKA) 4h29’47”
3. Malen Osa (Salomon) 4h31’18”
4. Rosa María Lara Feliu (Compressport) 4h32’00”
5. Theres Leboeuf (Compressport) 4h33’29”
6. Ikram Rharsalla (Joma) 4h37’39”
7. Ida Amelie Robsahm (Hoka) 4h38’41”
8. Oihana Kortazar (Salomon) 4h42’59”
9. Patricia Pineda (La Sportiva) 4h44’22”
10. Marta Martinez Abellan (La Sportiva) 4h44’29”
LA CLASSIFICA GENERALE
In campo maschile, l'assenza di Philemon Kiriago (che nello stesso weekend di Zegama ha corso - e vinto - il Trofeo Nasego di Mountain Running World Cup) ha permesso al nostro Daniel Pattis di avvicinare grazie al suo podio basco il fortissimo keniano di Run2gether: 576 punti per Philemon (vincitore della tappa italiana in Liguria a metà mese), 540 per Daniel. Terza casella per il regolare rumeno Bogdan Damian di Datacor Running Team con 403 punti, tre soli in più del keniano Patrick Kipngeno (Run2gether) che aveva vinto le due prova d'apertura in Estremo Oriente. Il successo a Zegama consente invece ad Elazzaoui (388) di lanciare la sua candidatura al titolo GTWS-bis.
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Tra le donne, grazie alla vittoria sui sentieri di casa Sara Alonso mette di nuovo la freccia (566 a 564) su Madalina Florea (Scott Running) che era balzata al comando con il successo nel terzo round al Golfo dell'Isola, in Liguria, solo sette giorni prima di Zegama. Resiste in terza posizione la giapponese Takako Nakamura (443), sperò nel mirino da Malen Osa (352 punti ma in netta ascesa) ma anche dalla regolare Rosa Lara Feliu (332). Guadagna la top ten femminile Alice Minetti (Boves Run), migliore delle atlete italiane con 239 punti (decima, appunto).
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GTWS ATTRAVERSA L’ATLANTICO
Dopo le emozioni di Zegama, le Golden Trail World Series 2025 si dirigono verso gli Stati Uniti per la loro quinta tappa: la Broken Arrow Skyrace di domenica 22 giugno negli spettacolari paesaggi di Palisades Tahoe, in California. Nel cuore della Sierra Nevada, gli atleti affronteranno 23 chilometri e 1433 metri di dislivello positivo, tra i più vertiginosi dell’intero circuito, in una gara in pieno stile europeo che combina salite tecniche, altitudine, passaggi esposti e perfino tratti innevati e scalinate. Tutto questo in un ambiente selvaggio, al di sopra della linea degli alberi. Lo spettacolo è assicurato!
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CALENDARIO GTWS 2025
19 aprile: Kobe Trail 21.3 km/2109 m D+ Kobe (Giappone)
26 aprile: Jinshanling Great Wall Trail Race 24.2 km/1489 m D+ Chengde (Cina)
17 maggio: Il Golfo dell’Isola Trail 26 km/1400 m D+ Noli (Italia)
25 maggio: Zegama-Aizkorri 42 km/2736 m D+ Zegama (Spagna)
22 giugno: Broken Arrow Skyrace 21.7 km/1433 m D+ Olympic Valley (USA)
29 giugno: Tepec Trail 32 km/1800 m D+ Huasca de Ocampo (Messico)
2 agosto: Salomon Pitz Alpine Glacier Trail 23.5 km/1700 m D+ Pitztal (Austria)
9 agosto: Sierre-Zinal 31 km/2200 m D+ Sierre (Svizzera)
9-12 Ottobre: Gran Finall Valle di Ledro Garda Trentino (Italia)
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