TRAILRUNNING

Tor in Gamba anno zero: La staffetta solidale che ripercorre i sentieri del mitico Tor des Géants  

Nove amputati in viaggio sulle Alte Vie n. 1 e n. 2 della Valle d'Aosta dal 12 al 19 settembre: è l'attesissimo Tor in Gamba.

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Trecentoquarantadue chilometri di sviluppo, 24mila metri di dislivello positivo. Il Tor in Gamba dell’anno zero, molto prima che una gara, è un viaggio. Le nove squadre al via (formate da un amputato e da due normodotati) si alterneranno nelle varie sezioni del tracciato. Trenta le tappe in programma, lungo il tracciato del mitico Tor des Géants, uno degli endurance trails più importanti al mondo, quest'anno però cancellato (come moltissime altre prove) a causa della pandemia.

Da sabato 12 a sabato 19 settembre, partenza ed arrivo a Courmayeur (Piazza Brocherel). Il singolo non conta, tantomeno il tempo di percorrenza. I valori da condividere sono altri. Perché percorrere oltre trecento chilometri lungo l'Alta Via n. 1 e la n. 2 della Valle d’Aosta sarà un viaggio. Percorso in comune da nove amputati che non saranno mai soli. Accanto agli atleti disabili, ci saranno un accompagnatore personale ed una serie di compagni.     

Le anime di Tor in Gamba sono Moreno Pesce (veneto di Noale, ha perso la gamba in un incidente motociclistico nel 1997) e Francis Desandré, valdostano di Quart, vittima di un incidente sul lavoro nel 1989. Così ci spiegano la genesi della loro “creatura”:

“Il progetto è nato con la voglia di trasmettere un messaggio sociale forte alle persone diversamente abili ma anche a quelle normodotate. La disabilità aumenta con il pregiudizio: l’invalidità non è solo un concetto fisico ma un’ideologia radicata nel pensiero comune che immagina il disabile come persona emarginata e dalle limitate possibilità fisiche. Con Tor in Gamba vorremmo provare ad abbattere la montagna psicologica per lasciare spazio alla montagna vera”.

I nove endurance trailers ed i loro accompagnatori avranno tempo sino alle 16 di sabato 19 settembre per completare le trenta tappe del programma della staffetta. I partner del progetto, Team3gambe e Gamba in Spalla (da poco fusi in ASD Team3gambe in Spalla), sono stati affiancati da brand prestigiosi: Fondazione Mazzola, Cva energie, Valle d’Aosta per Dynamo Camp, Consorzio tutela Prosecco Doc, DreamArt, Grana Padano, Hotel des Roses, FCA Autonomy.

“Abbiamo studiato le tappe – dice Sergio Enrico, disegnatore del percorso – a misura dei nove atleti amputati che saranno al via. Ognuno di loro presenta caratteristiche fisiche differenti a seconda dei rispettivi handicap fisici. L’idea della staffetta nasce dal rispetto delle capacità di ogni atleta partecipante all’evento. Alcuni di loro percorreranno tratti più lunghi di altri. Alcuni cammineranno in salita, altri in discesa. Saranno impegnati giorno e notte coprendo quattro tappe nell’arco delle ventiquattro ore (a turno, con cambi di staffetta in luoghi predisposti dall’organizzazione). La base vita del Tor sarà a Villeneuve, dove gli atleti troveranno massaggiatori pronti a prendersi cura dei loro muscoli, pasti caldi, docce e camere per riposarsi”.

Renato Jorioz, responsabile dell’organizzazione accompagnatori/guide e logistica, entra ulteriormente nel dettaglio:

“La preparazione e lo studio di ogni punto, attività, casistica è di fondamentale importanza per poter affrontare gli imprevisti che dovessero verificarsi nel corso di un evento così lungo. Il personale dell’organizzazione dovrà occuparsi della gestione della sicurezza, del rispetto delle norme Covid-19, dell’analisi preventiva del meteo, della gestione e dell’organizzazione dei punti di cambio staffetta”.

Ogni trailer avrà a supporto una guida. Sarà anzi più di una guida: in pratica un "tutor" che si farà carico di tutte le esigenze che si presenteranno durante il percorso. In più, sarà un profondo conoscitore della tappa, comprese vie di fuga, rifugi e bivacchi d'emergenza. Alla guida si uniranno due accompagnatori esperti e conoscitori del percorso. In totale un team formato da venticinque persone. A loro si uniranno quattro autisti incaricati di portare atleti e accompagnatori alla partenza delle varie tappe e di riaccompagnarli poi alla base al termine della propria prova utilizzando due fuoristrada ed un pulmino, affidandoli a quel punto alle mani magiche di quattro massaggiatori/fisioterapisti. Gli angeli custodi dei muscoli dei trailer saranno di stanza alla base vita di Villeneuve ma li potranno raggiungere anche lungo il percorso delle tappe per prestare loro un massaggio volante o ciò di cui dovessero avere necessità. 

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