Pioggia, vento e acqua alta: la maratona di Venezia all'etiope Mekuant Ayenew Gebre

Protagonista assoluto il maltempo che ha messo a dura prova i maratoneti sul tracciato veneziano

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Pioggia, vento e... acqua alta. Più che una maratona, una vera e propria impresa per uomini e donne d'acciaio. Tutti, nessuno escluso. Nè i primi, il solito plotone di atleti africani che hanno lottato per il successo, né tantomeno gli amatori giunti in migliaia sul traguardo di Venezia quando l'acqua già arrivava (in alcuni punti) ben oltre le ginocchia. Protagonista indiscusso, dunque, il maltempo e le forti piogge che hanno costretto gli organizzatori della Venicemarathon a variare l'ultima parte del percorso, evitando infatti ai maratoneti il passaggio in piazza San Marco.

Per quanto riguarda la gara, si diceva, la 42,192 km si è risolta una lotta come sempre tra etiopi e keniani con il successo andato all'etiope Mekuant Ayenew Gebre che ha conquistato la "Huawei Venicemarathon 2018" con il tempo di due ore, 13 minuti e 23 secondi. Al secondo posto il keniota Gilbert Kipleting Chumba (2:13:52) e terzo il suo connazionale Stephen Kiplimo, attardato di sei secondi all'arrivo. Primo degli italiani, Luca Solone (Alt. Biotekna Marcon) ha tagliato decimo il traguardo con 2 ore, 34 minuti e 31 secondi. Tra le donne successo per la keniana Angela Jemesunde Tanui in 2 ore, 31 minuti 27 secondi.

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