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Mondiali Skynow: Italia vincitrice della classifica per nazioni, Svezia prima nel medagliere

Tadei Pivk oro vertical, Luca Del Pero vince la combinat maschile, Corinna Ghirardi grande protagonista tra le donne

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Mondiali Skynow: Italia vincitrice della classifica per nazioni, Svezia prima nel medagliere - foto 1
© Giacomo Meneghello

Sarà stato per il meteo quasi artico e il paesaggio scandinavo, ma ai Mondiali SkySnow di Tarvisio del secondo weekend di marzo gli atleti in arrivo dal Nordeuropa hanno acceso la sfida per i due titoli Vertical e Classic con i padroni di casa, vale a dire gli azzurri. Nei due giorni di rassegna iridata sulle montagne di confine tra Italia, Austria e Slovenia è andato in particolare in scena una specie di derby Italia-Svezia che ha visto gli scandinavi fare piazza pulita in campo femminile con la fortissima Tove Andersson e spuntarla anche al maschile con Martin Nilsson, ma “solo” nella prova Classic. Nella gara only-up che - nella serata di venerdì 8 marzo - ha aperto i giochi a mettersi al collo la medaglia d’oro in gara-uomini è stato infatti il nostro Tadei Pivk, oltretutto padrone di casa. L’esperto tarvisiano si è imposto nella prova only-up ambientata nello spettacolare scenario di Vertical Monte Lussari, che ha visto tre azzurri nella top ten (terzo e quinto Luca Del Pero e Marcello Ugazio). Non sono stati questi gli unici exploit di Team Italia, che ha centrato l’argento con Del Pero nella prova Classic di sabato 9 marzo sull’itinerario di Monte Mangart Winter Trail e un doppio bronzo con Corinna Ghirardi: terza sia nel Vertical che nel Classic. A questi risultati vanno aggiunti gli exploits messi a segno dagli atleti tricolori nella versione open di entrambe le gare. Per limitarci al “podio virtuale”, Daniel Antonioli ha tagliato il traguardo di Monte Lussari in terza posizione, “bruciando” il bronzo iridato Timotej Becan, mentre Anna Hofer (giovanissima promessa altoatesina del Team SCARPA) ha chiuso ai piedi del podio mondiale la prova only-up femminile. Altri piazzamenti di rilievo per i nostri li hanno firmati gli azzurri Gianluca Ghiano e Lorenzo Rota Martir, oltre a Elisa Desco e Raffaele Teza, mentre il terzo posto Vertical e il secondo Classic permettono a Del Pero (ancora lui) di aggiudicarsi il titolo della combinata maschile e a Corinna Ghirardi il bronzo di quella femminile. Per ribadire il derby con la Svezia, l’Italia si aggiudica la classifica per nazioni, confermando il risultato di due anni fa in Spagna, mentre la Svezia la spunta nel medagliere dei Mondiali. Per i nostri un super bottino di otto medaglie (tre ori, un argento, quattro bronzi) su ventuno a disposizione: più di un terzo del totale!

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© Giacomo Meneghello

Severo banco di prova della gara Vertical che ha dato il via alla rassegna iridate la severe pendenze con picchi intorno al 46% della pista di Pramper sul Monte Lussari. Oltre duecento i concorrenti al via tra selezioni nazionali e atleti accreditati per la classifica open. Con start a quota 815 metri e arrivo ai 1790 metri del Santuario. Da affrontare una rampa pressoché continua da tre chilometri e 600 metri di sviluppo, per un dislivello positivo prossimo alla tripla cifra: 974 metri.

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© Giacomo Meneghello

Tra gli uomini, il tarvisiano Tadei Pivk è stato in tutti i sensi profeta in patria. Per l’esperto fuoriclasse friulano, Medaglia d’oro e titolo iridato skysnow vertical in bacheca grazie al forcing messo in atto da metà gara in poi. Seconda piazza a sorpresa per lo spagnolo Diego Diaz Ortega davanti al campione uscente Luca Del Pero, che porta a due la quota-Italia sul podio. Quarta piazza per lo sloveno Timotej Becan davanti ad un altro dei nostri - lo specialista piemontese Marcello Ugazio - che sigilla la top five. Per la cronaca, il miglior tempo assoluto sulla linea d’arrivo lo ha messo a segno l’austriaco Cristoph Hochenwarter (Sc Hermagor) che correva a livello individuale (open).

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© SkySnow World Championships Tarvisio Press Office

In gara-donne, vittoria mai in discussione per la campionessa mondiale di orienteering Tove Alexandersson, in testa dal segnale di partenza fino alla linea del traguardo. Argento per la tedesca Madlen Kappler che recupera sul finale e giunge a soli 19 secondi dalla vincitrice. Italia sul podio anche tra le donne grazie a Corinna Ghirardi (una certezza, l’atleta bresciana) a un minute e 10 secondi dalla neocampionessa del mondo.

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A vincere nella categoria open è la emergente Anna Hofer (Team SCARPA), la cui corsa verso il vertice si ferma solo ai piedi del podio (quarta). assoluta.

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Archiviata la prova d’apertura, il weekend iridato di Tarvisio è culminato nella prova Classic sul percorso (altrettanto… classico) di Tarvisio Winter Trail al Lago Superiore di Fusine, oltretutto (nella sua versione open) valido come ultima delle quattro tappe del circuito di corse in natura con ramponcini NORTEC Winter Trail Running Cup. Anche in questo caso, gara in diretta streaming con il commento di Luciano Zanier, della speaker ufficiale Silvia Vaia e del pluri iridato di corsa in montagna Marco De Gasperi. 

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Ad assegnare le ultime medaglie in palio (prima della meritata festa finale) la collaudata traccia-gara da quindici chilometri e 515 metri di sviluppo positivo, modificata però per motivi tecnici. Quasi trecento gli atleti al via nel doppio formato mondiale-open. Superato un anello iniziale molto veloce, gli atleti dovevano ripassare… dal via, per poi risalire la sponda del Monte Mangart e toccare i 1380 metri del Rifugio Zacchi e infine tuffarsi in una discesa molto tecnica (e più lunga dei quattro chilometri originali) che riportava al traguardo, diciassette chilometri dopo il via. 

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In gara-uomini Martin Nilsson ha praticamente fatto gara a sé, staccando nettamente tutti fin dall’inizio e chiudendo dopo un’ora, nove minuti e 59 secondi la missione-vittoria. Alle sue spalle le carte si sono continuamente rimescolate, rendendo la competizione ancora più avvincente. Il gruppetto di testa è cambiato chilometro dopo chilometro, con il campione mondiale uscente Luca Del Pero capace di rimontare e conquistare questa volta l’argento, staccato di un minuto e 57 secondi dal vincitore.

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Terzo gradino del podio per uno strepitoso Daniel Antonioli, che con la sua esperienza nella discesa finale ha fulminato lo sloveno Timotej Becan, aggiudicandosi così la classifica open con il tempo finale di un’ora, 12 minuti e 15 secondi.

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Alle spalle del forte atleta-organizzatore lecchese è stata bagarre tra Becan e il giovane Lorenzo Rota Martir, con il primo (bronzo della prova iridata) ad avere la meglio per soli dodici secondi. Sesta piazza per un sorprendente Raffaele Teza, che stupisce tutti conquistando la seconda piazza nella gara overall. Seguono lo spagnolo Alain Santamaria Blanco (partito forse troppo veloce - era secondo dopo cinque chilometri), i nostri Gianluca Ghiano, Luca Cagnati e l’altro iberico Diego Diaz Ortega.

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Se al maschile Nillson ha dato vita ad un vero e proprio assolo, al femminile si è ripetuto lo stesso copione del giorno precedente, con Alexandersson in testa e costretta a stringere i denti per difendersi dall’attacco della rientrante Madlen Kappler. Come solo poche ore prima sui ripidi pendii del Monte Lussari, la tedesca è infatti riuscita a ricucire il gap di oltre un minuto che dopo il primo terzo della distanza la separava dalla testa della corsa, scollinando poi al rifugio Zacchi (dopo 11,5 chilometri) a soli undici secondi.

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La svedese però ha tenuto duro e si è assicurata sul traguardo il suo secondo oro mondiale. Per lei crono finale da un’ora, 22 minuti e 18 secondi, con Kappler staccata di 26 secondi. Terzo gradino del podio in un’ora, 24 minuti e 52 secondi per una straordinaria Corinna Ghirardi, che completa il podio “copia e incolla” della Vertical!

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Ancor più straordinaria è stata la rimonta di Elisa Desco, che dalla ottava piazza delle battute iniziali, ha guadagnato terreno sulle sue avversarie e - sfruttando le sue doti nella discesa verso il traguardo - si è aggiudicata la quarta posizione assoluta e la vittoria nella gara open. Quinto e sesto posto per la russa Anastasiia Rubtsova e per la giovanissima Anna Hofer, che stava conducendo una gara magistrale fino al rifugio Zacchi, dove ha scollinato quarta assoluta a pochi secondi di distacco da Ghirardi. Poi probabilmente le fatiche del vertical - dove aveva sorpreso tutti conquistando il quarto posto assoluto - si sono fatte sentire, ma il calo finale nulla toglie alla prova di questa ragazza che ha il futuro tutto dalla sua parte. A chiudere la top ten Joana Soares, Marina Fidler, Eve Whitaker ed Alena Topor.  

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Come anticipato sopra, l’Italia conferma il titolo per nazioni vinto due anni fa in Spagna con uno score totale di 628 punti (324 Vertical, 304 Classic) davanti alla Germania con 544 (276/268) e al Team Neutrale della Russia con 498 (238/260). Luca Del Pero centra l’oro nella combinata maschile (argento a Martin Nilsson, bronzo a Diego Diaz). Nella combinata femminile per forza di cose il ranking replica fedelmente quello già fotocopia delle due gare Vertical e Classic: oro per Tove Andersson (tre medaglie individuali del metallo più prezioso per la regina dei Mondiali), argento per Madlen Kappler, bronzo per Corinna Ghirardi.  Le tre ragazze non hanno concesso un centimetro quadrato del podio alle loro avversarie! Svezia prima nel medagliere (quattro medaglie d’oro, una d’argento) davanti all’Italia (tre ori, un argento, quattro bronzi) e alla Germania (quattro volte argento).

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Numeri alla mano, le due gare promosse da US Mario Tosi con il patrocinio della Regione FVG e del Comune di Tarvisio hanno raccolto l’adesione di oltre 550 concorrenti a rappresentanza di ventisette differenti nazioni. A far da cornice all’evento principale, la prova non competitiva da dieci chilometri e lo Young Trail, che ha permesso anche ai più piccoli di essere i protagonisti insieme ai campioni.

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A tirare le somme è il patron della manifestazione Maurizio Ragonese:

“Siamo davvero soddisfatti! Sono state due giornate decisamente intese con la prima assoluta del Vertical Monte Lussari e l’ormai rodato Tarvisio Winter Trail. Abbiamo avuto nel corso del weekend un livello decisamente elevato: sia nel mondiale che nella gara open. Le condizioni meteo non ci hanno dato la possibilità di ammirare lo straordinario contesto paesaggistico, ma la leggera nevicata ha accentuato l’atmosfera da winter trail. Ora è il momento di festeggiare insieme e goderci questo strepitoso successo. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i volontari, enti pubblici e sponsor privati che ci hanno sostenuto”. 

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