Straordinaria performance del keniano che polverizza il record fissato tra anni fa dall'azzurro Davide Magnini
di Stefano Gatti© Marco Gulberti
Emozioni, record, storia, titoli: Vertical Nasego, atto primo di un weekend di corsa in montagna destinato a culminare nel Trofeo Nasego, ha tenuto fede alle attese grazie allo spettacolo offerto da un cast di atleti di livello internazionale riuniti a Casto, in Valle Sabbia (provincia di Brescia) per questa nuova tappa di Valsir Mountain Running Word Cup. E se sono Patrick Kipngeno e Andrea Mayr hanno indubbiamente acceso i fuochi d'artificio (specialmente lui con un nuovo e perentorio record), il campione keniano e la sua collega austriaca non sono riusciti a rubare del tutto il centro della scena ai "nostri" Henri Aymonod e Valentina Belotti che, conquistando il titolo tricolore vertical, non sono certo stati da meno.
© Giacomo Meneghello
Spettacolo assicurato, contenuto tecnico... anche, nella settima edizione del Vertical Nasego, prova Golden Label WMRA (World Mountain Running Association) nella disciplina Short Uphill ma anche prova unica per l’assegnazione del titolo assoluto del campionato italiano Vertical FIDAL. La gara maschile è la più veloce di sempre grazie alla straordinaria performance vincente del keniano Patrick Kipngeno che domina la concorrenza, mettendo a segno il nuovo record del percorso con il tempo di 33 minuti e 47 secondi. Sotto al record precedente fissato nel 2019 da Davide Magnini (35 minuti e 17 secondi) vanno in realtà tutti i primi quattro atleti all’arrivo. Nella prova femminile la fortissima Andrea Mayr batte tutte le avversarie ma per soli nove secondi non riesce a battere il record femminile, da lei stesso fissato - come quello maschile - nel Vertical Nasego di tre anni fa.
© Giacomo Meneghello
Al via della prova da 4,2 chilometri di sviluppo e mille metri di dislivello positivo un cast a dir poco stellare: ci sono tutti i migliori del mondo. Dai keniani Joyce Muthoni Njeru, Patrick Kipngeno, Eric Muthomi Riungu e Philemon Ombogo Kiriago. E poi ancora Andrea Mayr e Monica Madalina Florea, i nostri Henri Aymonod, Valentina Belotti, Tiziano Moia e Andrea Rostan, senza dimenticare gli irlandesi Sarah McCormack e Zak Hanna, gli statunitensi Laureen Gregory e Joseph Demoor.
© Giacomo Meneghello
Nella gara maschile Patrick Kipngeno (Run2gether) blocca il cronometro a 33 minuti e 47 secondi, abbassando di un minuto e mezzo il precedente record di Magnini. Limitano i danni, salendo in quest’ordine sul secondo e sul terzo gradino del podio, l’irlandese Zak Hanna (Newcastle AC) e l’altro keniano Philemon Ombogo Kiriago. Pur fermandosi ai piedi del podio stesso (quarto) fa lo stesso l’hombre vertical Henri Aymonod (US Malonno).
© Marco Gulberti
Gara dominata dalla linea di partenza a quella del traguardo da Kipngeno, mentre alle sue spalle solo poco prima di metà gara il connazionale e compagno di squadra Ombogo Kiriago (che Patrick aveva preceduto poco più di un mese fa nell'inedita Short Uphill del Giir di Mont di Premana), cede la seconda posizione ad Hanna che chiude con un tempo di soli 35 secondi superiore a quello del vincitore, mentre ammonta ad un minuto e 14 secondi il ritardo di Ombogo Kiriago.
© Giacomo Meneghello
Penalizzato da uno stato di forma non perfetto, “Aymo” chiude quarto ad un minuto e 29 secondi e mette le mani sul titolo assoluto di campione italiano Vertical FIDAL, davanti a Marcello Ugazio (Sport Project VCO) e Andrea Rostan (Atletica Saluzzo), che si piazzano immediatamente dietro al neocampione anche nella classifica assoluta ma non riescono a scendere sotto il record di Magnini. Ecco il commento finale del neocampione Aymonod che - sui suoi profili social - va oltre la semplice rivisitazione della sua performance:
© Marco Gulberti
“È il mio terzo titolo italiano consecutivo e questo fa piacere. È stato un vertical tiratissimo! Che bello vedere i ragazzi keniani pompare così forte. Oggi sono arrivato quarto assoluto e in quattro siamo scesi sotto il precedente record di Davide Magnini. Sto imparando molto da questi ragazzi africani, per me sono in grande esempio. Stanno spostando l’asticella sempre più in alto, corrono forte ovunque: in piano, in salita e anche nel ripido! Bisogna curare il dettaglio per riuscire a batterli. Questo mi motiva molto per crescere ancora. Quindi grazie Patrick Kipngeno, grazie Zak Hanna e Philemon Kiriago per avermi fatto esaltare così tanto sui muri del Vertical Nasego".
© Giacomo Meneghello
In testa per tutti i quattro chilometri di gara Andrea Mayr conferma il suo predominio nel vertical davanti alla rumena Monica Madalina Florea, lei pure in splendida forma. Dietro di loro è battaglia per la terza posizione tra la keniana Joyce Muthoni Njeru e l’azzurra Valentina Belotti (US Malonno), tre volte vincitrice del Vertical Nasego (2016, 2017, 2020), tre volte argento mondiale e atleta più titolata della nazionale azzurra di corsa in montagna, al rientro dopo uno stop di tre mesi. Al primo intermedio Mayr (SVS Schwechat) guida la gara con 48 secondi su Florea (CSM Sighisoara/Hoka One One). Più staccata la keniana Njeru compagna di squadra di Kipngeno e Ombogo Kiriago nel team Run2Gether.
© Giacomo Meneghello
Al quarto posto una scatenata Belotti spinge sulle gambe già a metà gara ed al secondo passaggio intermedio si è già messa alle spalle la fortissima keniana, di fatto chiudendo la corsa al podio del Vertical Nasego all’arrivo sulla cresta della Corna di Savallo. Sul gradino più alto sale ancora una volta Andrea Mayr (38 minuti e 48 secondi, decima della classifica assoluta), con Monica Madalina Florea seconda a due minuti e 35 secondi (24esima assoluta), mentre Valentina Belotti chiude a tre minuti e 31 secondi dalla vincitrice. Per l’azzurra (31esima assoluta) arriva anche l’ennesimo titolo tricolore davanti a Alessia Scaini (Atletica Saluzzo) e Camilla Magliano (Podistica Torino), quinta e sesta al traguardo dietro a Njeru. Belotti e Aymonod mettono quindi a segno una splendida doppietta per la storica società dell'US Malonno nella corsa allo scudetto tricolore only up maschile e femminile!
© Marco Gulberti
“È una giornata piena di sorprese per me, non mi aspettavo questo tempo in una gara così bella e così combattuta. Vengo da un periodo di stop, in cui avevo deciso di smettere di gareggiare. Ma non ho resistito ed ho tenuto duro, sopportando i miei vari doloretti. Mi sono dovuta… riciclare sulla bicicletta e sul nuoto per mantenere una condizione tale da fare chilometri verticali in queste gare, che sono poi quelle che amo di più. Oggi ho tirato fuori davvero il coniglio dal cappello in un percorso bellissimo, nel quale cui sono riuscita a fare la differenza sulle mie dirette avversarie nella seconda parte della gara”.
© Giacomo Meneghello
Risultati e classifiche: https://www.endu.net/it/events/trofeo-nasego-vertical/results
Tutte le info su: www.trofeonasegocorsainmontagna.com e sui canali social ufficiali.
© Marco Gulberti