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TRAILRUNNING

Elba Legend Run, atto secondo: di corsa verso il futuro

L'evento isolano ha preso il largo verso il mare aperto della corsa in natura più completa e inclusiva

di Stefano Gatti
08 Ott 2025 - 15:02
 © Daniele Anichini

© Daniele Anichini

Montagne dal carattere selvaggio che digradano verso il mare, sentieri che corrono lungo i crinali e nella macchia mediterranea, le tracce di un passato operoso e duro che si confondono con la vocazione turistica. Evento di corsa in natura dalle dichiarate ambizioni internazionali, Elba Legend Run ha chiuso con un bilancio decisamente positivo la sua seconda edizione ma il comitato organizzatore isolano non si guarda indietro ed è già al lavoro sul terzo atto, nella prospettiva di uno sviluppo generale del progetto gara e dell’offerta turistico-sportiva.

© Michael Creatini

© Michael Creatini

Le bellezze dell’isola più grande e rinomata dell’Arcipelago Toscano (e la terza d'Italia dopo Sicilia e Sardegna) unite al necessario lavoro di comunicazione - coadiuvato da Visit Elba - hanno richiamato sull’isola e in particolare sul suo sportivissimo versante orientale runners da tutta Italia e dall’estero, decisi a provare l’emozione di correre in paesaggio unico e selvaggio ricco di spiagge, rocce, boschi, montagne e soprattutto - un vero e proprio marchio di fabbrica del territorio interessato da ELR - i paesaggi lunari e forse più ancora… marziani delle ex aree minerarie.

© Michael Creatini

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La proposta sportiva di Elba Legend Run consisteva in tre prove: quella clou da 65 chilometri (con 3000 metri D+), quella intermedia da 25 (1150 metri D+) e quella d’ingresso da 13 chilometri e 600 metri di dislivello positivo.

Ad imporsi tra gli uomini nella prova di cartello è stato Matteo Gonzo (Team Carson Endurance) che ha chiuso la missione-vittoria in sette ore, 16 minuti e 29 secondi, prevalendo per un minuto e 18 secondi su Paolo Gobbi di CUS Ancona ASD, mentre Mirko Becherini (Atletica Rivellino Pombino ASD) ha sigillato il podio tagliando il traguardo 13 minuti e 54 secondi dopo il vincitore. In gara donne successo della lombarda Lisa Tizzoni (Team Pasturo ASD) con il tempo finale di otto ore, 48 minuti e 19 secondi, con un margine di sicurezza di 13 minuti e 11 secondi sulla altoatesina Stephanie di ASV Telmekom Team Suedtirol. Gradino finale del podio per Elisa Perenzoni (US Dolomitica ASD) con un ritardo prossimo ai tre quarti d’ora (44 minuti e 27 secondi) dalla vincitrice Tizzoni che da parte sua è entrata (sesta!) dalla porta principale in una classifica assoluta da trentasette finishers.

© Michael Creatini

© Michael Creatini

Tricolore due volte sul podio alto anche nella 25 chilometri. Simone Proietti e Giada Ridi sono i vincitori della prova intermedia. Il portacolori di Bolf Team ASD ha chiuso l’anello in due ore, quattro minuti e 54 secondi. Secondo gradino del podio per Mark Penna di XC Team ASD con un ritardo di due minuti e 53 secondi, terzo per Alessandro Abram di Milano Runaway ASD a quattro minuti e 53 secondi. La trailrunner di local di ASD Virtus Elba ha tagliato il traguardo due ore, 41 minuti e 18 secondi dopo il segnale di partenza, scalando fino alla ventisettesima casella una classifica assoluta da 134 effettivi (la 25K è stata la prova più partecipata del programma). Con lei sul podio Aurora Carolina Motti (Runaway Milano ASD) con un ritardo di un minuto e 18 secondi e la runner libera Claudia Callegari a cinque minuti e 54 secondi.

© Michael Creatini

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A salire sul podio alto della veloce prova d’ingresso da 13 chilometri sono stati Alessandro Brizzi del GS Lucignano Valdarbia e la trailrunner tedesca Vanessa Aberham. Vittoria con un tempo inferiore all’ora (58 minuti e 10 secondi) per Brizzi. Sprint finale tra il runner indipendente Andrea Chiodetto e il local Bryan Fantozzi (Atletica Isola d’Elba) per il secondo posto. A spuntarla per due soli secondi è stato Chiodetto, piombato sul traguardo sette minuti e otto secondi dopo il vincitore. Tra le donne Aberham si è imposta in un’ora, sette minuti e 44 secondi ed è poi stata raggiunta sul podio nell’ordine da Janina Wust (ritardo di due minuti e 34 secondi) e - per un nuovo podio local - da Laura Scappini di ASD Virtus Elba, terza a nove minuti e 28 secondi dalla vincitrice che ha siglato l’unico podio alto di ELR 2025 sfuggito all’Italia, firmando anche la miglior performance femminile a livello di classifica assoluta: quinta di 52 finishers della sua gara.

© Michael Creatini

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Da sottolineare una performance davvero speciale sulla distanza intermedia, a sottolineare i valori di accessibilità e inclusività sportiva e turistica sposati da Elba Legend Run e specificatamente da ASD Outdoor Sports Festival, che organizza e promuove l’evento. Alla prova da venticinque chilometri ha infatti preso parte l’atleta non vedente Ivan Cappellari, accompagnato da Anna Lia Chiti, sua guida in allenamento e in gara che hanno dato vita a BeyondTheSightTEAM OltreLaVista, un progetto varato per mettere in pratica il concetto di inclusione, nelle gare e nella cultura sportiva in generale. Rafforzato da passione e competenza, l’intento di Ivan e di Anna Lia è quello di dimostrare che il trailrunning è per tutti, sensibilizzando l’opinione pubblica su argomenti quali sicurezza, prassi e vuoti normativi che oggi ostacolano la partecipazione di atleti con disabilità, soprattutto nella pratica della corsa sui sentieri di montagna.

© Daniele Anichini

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Anche in questa occasione e nella modalità trail l’Isola d’Elba si è confermata location perfetta per gli sport outdoor e in particolare per quelli più praticati da queste parti: corsa in natura e mountain bike. Il paese di Capoliveri è il punto di riferimento per questo genere di attività sportiva e per i turisti sportivi in generale, sia per la sua attitudine (e abitudine) all’organizzazione di grandi eventi, sia per l’importante offerta di servizi e ricettività.

© Michael Creatini

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Nel 2026 Elba Legend Run punterà su una proposta di esperienza outdoor su più giorni, da vivere su un’isola particolarmente vocata per questa dimensione. Oltre all’aspetto agonistico, ELR promuove infatti un format esperienziale rivolto anche ad accompagnatori, famiglie e appassionati di outdoor, con una ricca offerta collaterale accessibile tramite le convenzioni legate all’evento, dalle visite nei siti minerari e ai borghi isolani, alle escursioni in MTB, fino alle (a quel punto ben meritate) degustazioni enogastronomiche.

© Daniele Anichini

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