SKYRUNNING

Daniel Antonioli e Hillary Gerardi "riaprono" l'albo d'oro della Grigne Skymarathon: arrivederci al 2023

Il maltempo non ferma i duecentoventi atleti impegnati in Valsassina nella seconda delle tre tappe italiane delle Skyrunner World Series.

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Pioggia a tratti battente, nubi basse, nebbia con conseguente scarsa visibilità in quota hanno parzialmente compromesso il buon esito del ritorno in calendario del mitico Trofeo Scaccabarozzi, ora Grigne Skymarathon Trofeo Davide Invernizzi, dopo quasi un decennio di pausa. Il pesante maltempo non ha permesso di correre sul difficile tracciato da 42 chilometri e 3900 di dislivello positivo: con passaggio ai 2184 metri della Grigna Meridionale ed ai 2410 di quella Settentrionale, GPM del percorso originale. Ad imporsi il campione “local” Daniel Antonioli e l’americana Hilary Gerardi, primi sul traguardo di Pasturo, in Valsassina.

Seconda tappa italiana delle Skyrunner World Series (dopo Livigno Skymarathon tre mesi fa e prima della “finalissima” di sabato 30 ottobre a Limone sul Garda), la prova lecchese è quindi andata in scena su un itinerario per cause di forza maggiore largamente rimaneggiato e privo dei suoi tratti più tecnici ed emozionati. Si è gareggiato insomma sulla classica “mezza dello Scaccabarozzi”: 23 chilometri la distanza da coprire, 1900 i metri di dislivello da superare. Un ritorno bagnato ed oltremodo impegnativo per la superclassica delle Grigne, proposta in sinergia  da Team Pasturo, Falchi Lecco, GSA Cometa con il prezioso supporto di Regione Lombardia e la partnership tecnica di SCOTT.    

Da Pasturo i duecentoventi atleti selezionati dal comitato organizzatore in base al curriculum personale sono saliti sino a località Grassi Lunghi, in un tratto che coincideva con quello originale. Sono poi rientrati verso il Pialeral Vecchio in direzione Foppa del Ger per imboccare la salita che li ha portati ai 1830 metri slm del bivacco Riva-Girani ai Comolli. Da qui sono ridiscesi sul percorso estivo del Grignone. Raggiunto il rifugio Antonietta al Pialeral, hanno puntato la chiesetta di San Calimero, il Rifugio Riva ed infine il traguardo di Pasturo sul quale la gara maschile si è risolta in volata.

Il campione di casa Daniel Antonioli aveva una motivazione addizionale per stampare il proprio sigillo vincente: onorare al meglio la memoria di Davide “Lino” Invernizzi, atleta del Team Pasturo scomparso proprio sulle mulattiere di casa il giorno di Ferragosto di due anni fa. Partito di gran carriera, il portacolori del Team Scarpa-Karpos ha cercato di scavare il maggiore gap possibile sugli avversari ed in particolare su Christian Minoggio, consapevole della velocità del rivale nel finale di gara. In discesa però l’atleta di Autocogliati Run è riuscito a completare l’operazione-riaggancio. Tra i due è iniziata una sfida serrata che si è decisa appunto solo allo sprint.

Sospinto da un pubblico super caloroso, Antonioli ha affiancato e superato Minoggio proprio all’attacco della breve ma secca rampa finale, tagliando per primo il traguardo in un’ora, 58 minuti e 4 secondi, con un margine di tre soli secondi sul rivale mentre a chiudere il podio è stato l’altro “local boy” Luca Del Pero (Team Scarpa/ASD Falchi Lecco), staccato di due minuti e 5 secondi. Hanno completato la top ten di giornata Lorenzo Rota Martin, Ricardo Cherta Ballester, André Jonsson, Erik Gianola, Andrea Rota, Moreno Sala e Luca Arrigoni.  

Grazie al successo sui sentieri di casa, Antonioli supera lo spagnolo Cherta Ballester nella classifica generale delle World Series (252 punti a 236) e si lancia all'inseguimento del leader: l'elvetico Christian Mathys che guida a quota 370. Ai piedi del podio Del Pero, quarto con 202 punti.

Nella Grigne Skymarathon al femminile l’americana Hillary Gerardi non ha lasciato il minimo dubbio sulle sue intenzioni e tantomeno spazio alle avversarie. La portacolori del Team Scarpa/Black Diamond è partita forte per scavare - fin da subito - un gap di “sicurezza” sulle dirette inseguitrici nel tratto alto, quello più tecnico. Spingendo a tutta in discesa la Gerardi si è presentata in solitaria al traguardo nel finish time di due ore, 24 minuti e 27 secondi, classificandosi 26esima assoluta.

Secondo posto per la basca del Team Merrell Oihana Urizar Azkorbebeitia, staccata di sei minuti e otto secondi. A fare loro compagnia sul podio - con un finale tutto in rimonta - l’emergente milanese Fabiola Conti (Autocogliati Run), al traguardo in due ore, 31 minuti e 10 secondi, a trentatré soli secondi dalla campionessa spagnola, seconda nella classifica generale delle World Series e in piena bagarre con Denisa Dragomir per la vittoria finale. Ottima prova quindi per Fabiola, vera rivelazione dell'estate chiusa proprio da Grigne Skymarathon, che l'ha vista seconda nella Aosta-Becca di Nona, prima nel La Thuile Trail 25K ( a distanza di un settimana l'una dall'altro nel mese di luglio) e poi seconda nella recente Rosetta Skyrace in Valgerola. Quarto posto per la “local” Francesca Rusconi (Team Pasturo) davanti a si è piazzata la tedesca  Rosanna Buchauer (Team Dynafit).

Il successo in Valsassina permette alla Gerardi di portarsi al quarto posto della classifica generale femminile delle World Series con 180 punti. Davanti a lei ci sono l'austriaca Stefanie Kroll (254) e - come anticipato poco sopra - la Urizar Azkorbebeitia da lei battuta a Pasturo (284) e la rumena Denisa Dragomir che guarda tutte dall'alto in basso con i suoi 300 punti tondi tondi. Miglior atleta italiana nella generale proprio Fabiola Conti, che entra direttamente in classifica (al quindicesimo posto) con i settanta punti della Grigne Skymarathon, a pari merito con la giapponese Luciana Nagaki, la spagnola Jessica Perez e la finlandese Hilla Rudanko: loro pure autrici di exploit (finora!) isolati da terzo gradino del podio nelle WS di specialità.

Messa a dura prova da un meteo da tregenda la macchina organizzativa, l’anno prossimo il Team Pasturo tornerà nel circuito di Coppa del Mondo con la tradizionale ZacUP. L’appuntamento con Grigne Skymarathon - con la speranza di poterla mettere in scena la prova sul percorso originale - è invece per il è il terzo weekend di settembre del 2023, rispettando l’alternanza di anni pari e anni dispari con l’altrettanto mitico Trofeo KIMA in Valmasino. Alle porte però - come anticipato - c’è l’appuntamento con la finalissima delle World Series: la Limonextreme Skyrace sulla sponda bresciana dell'Alto Lago di Garda, nella nuova data di fine ottobre.  A Limone si arriverà per lo showdon iridato solo dopo le inedite Gorbeia Suzien Spagna) eSnowdon Skyrace (Galles) e dopo le collaudate Madeira Sky Race in Portogallo e la Skyrace des Matheysins in Svizzera.

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