Al via della prima edizione della prova alcuni dei migliori specialisti a livello mondiale
di Stefano Gatti© Aringa Studio
Dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, dalle Alpi Occidentali al settore più meridionale degli Appennini: è scattata da Cefalù la Cursa di Ciclopi, prova da ultradistanza che - fin dalla sua denominazione - denuncia lo strettissimo grado di parentela con il Tor de Géants che alla fine dell'estate percorre le Alte Vie valdostane ma - rispetto a questo - allunga e complica ulteriormente la missione: cinquecento chilometri al posto di trecentotrenta, per un dislivello di soli quattromila metri inferiore all'originale: ventimila al posto di ventiquattromila. Al via alcuni tra i migliori specialisti dell'endurance running a livello mondiale: la starting list comprende una sessantina di atleti da diciassette nazioni. La deadline per completare il percorso è sabato 29 aprile (168 ore di gara il tempo mssimo), quindi una sola settimana per correre lungo i sentieri e le strade che toccano il territorio di cinquanta comuni e di otto borghi più belli d’Italia, quattro parchi regionali, parte del Sentiero Italia, la dorsale dei Nebrodi e un passaggio a 2800 metri di quota sul'Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa. Lungo il percorso, i partecipanti troveranno otto “basi vita” e decine di punti di ristoro dove potranno riposarsi e ricevere assistenza, anche col supporto di decine di volontari e del Corpo europeo di solidarietà, coordinati dall’Associazione InformaGiovani.
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Solo per Giganti insomma, anzi per Ciclopi: è iniziata alle quattordici in punto di sabato 22 aprile dalla Piazza del Duomo di Cefalù l'avventura dei coraggiosi partecipanti ad una prova massacrante, alla portata solo di pochi specialisti delle ultradistanze. Più lunga anche del Tor des Glaciers da 450 chilometri (ma dislivello "esagerato da trentaduemila metri), che si corre in contemporanea al Tor des Géants stesso ed in buona sostanza ne costituisce la versione (ancora più) "alta" e soprattutto estrema.
Fra i toprunners al via spiccano - tra gli uomini - il francese Sebastien Raichon (vincitore del Tor des Glaciers 2022), l'italiano Marco Gubert (vincitore della Transgrancanaria 360° 2021) e l'elvetico Martin Perrier, sesto classificato all’ultimo Tor des Géants. Fra le donne il ruolo di grande favorita spetta alla britannica Sabrina Verjee (vincitrice del Tor des Gèants 2022). Il tracciato di gara siciliano è stato collaudato da un gruppo di “pionieri” che negli scorsi mesi hanno verificato percorribilità dei sentieri e dislocazione delle indispensabili basi-vita. Una prova generale o piuttosto una vera e propria “edizione zero" (alla quale si riferiscono le immagini che illustrano questo articolo) che ha impegnato a più riprese fra estate e autunno dello scorso anno una decina di specialisti dell’endurance running locali e provenienti da diverse regioni italiane. Gli atleti e le atlete che partecipano a questa prima edizione ufficiale arrivano da Austria, Bulgaria, Canada, Cina, Filippine, Francia, Germania, Giappone, Guatemala, Romania, Singapore, Slovacchia, Spagna Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti d’America e naturalmente Italia con una ventina di atleti tra uomini e donne: vale a dire un terzo circa del totale.
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Il progetto è stato patrocinato dall’Assemblea Regionale Siciliana e dalla Regione Sicilia (Assessorati dell’Agricoltura e sviluppo rurale, del Territorio e del Turismo), nonché dagli enti locali i cui territori saranno attraversati dal percorso e si avvale di numerose collaborazioni e sponsorizzazioni del mondo imprenditoriale e del settore no-profit.
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“L’organizzazione di un evento di questo tipo ha richiesto mesi di lavoro, per garantire sicurezza dei partecipanti e buona riuscita sotto il profilo sportivo. Si tratta di eventi che inizialmente sono di nicchia, ma che pian piano crescono fino a coinvolgere - come avviene con il Tor des Géants® - centinaia e centinaia di sportivi da tutto il mondo, grazie ad un efficace “passaparola” fra gli appassionati di questa particolare disciplina sportiva. È quanto speriamo di fare con questa prima edizione, che può essere una straordinaria vetrina per promuovre nel mondo le bellezze del nostro territorio e valorizzarne le potenzialità”. (Giorgio Cambiano, presidente dell’Associazione sportiva no-profit Triscele Trailers, organizzatrice della Cursa di Ciclopi)
“Questa manifestazione rappresenta per la nostra città un’altra importante occasione di visibilità e per confermare come il nostro sviluppo turistico sia fortemente legato alla valorizzazione del territorio. Un evento di questa portata, che speriamo possa crescere e ripetersi nei prossimi anni, può rappresentare un altro tassello del nostro percorso di promozione di Cefalù nello scenario internazionale: non solo per le sue straordinarie bellezze naturali e storico-artistiche ma anche per le opportunità che possiamo offrire agli appassionati di questo come di altri sport a stretto contatto con la natura”. (Daniele Tumminello, sindaco di Cefalù)
Per seguire la gara sui canali social:
Instagram: https://www.instagram.com/cursadiciclopi/
Facebook: https://www.facebook.com/cursadiciclopi
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BIOGRAFIE ATLETI
SEBASTIEN RAICHON: atleta francese dalla decennale esperienza di corse in montagna, la maggior parte delle quali lo ha visto tra i primi piazzamenti. Corre per ALTORE TEAM. Ha vinto l’edizione 2022 del Tor des Glaciers, successo che è valso a Sebastien il soprannome di “Re dei Ghiacciai”.
MARCO GUBERT: trentaduenne trentino del Primiero, non si vede spesso al via delle gare ma - quando lo fa - lascia inesorabilmente il segno. Nel suo palmarés infatti ci sono risultati notevoli come le vittorie alla Tjörnarpären, una prova da 100 miglia che si corre in Svezia in febbraio, alla 360° The Challenge di 212 chilometri che si corre in Spagna e alla TransGranCanaria di 262 chilometri. L’atleta del team MUD AND SNOW ha le idee molto chiare su come raggiungere i propri obiettivi agonistici: fare sempre il massimo della fatica!
MARTIN PERRIER: atleta svizzero del team KAILAS INTERNATIONAL, coach sportivo per professione. Si definisce un appassionato di sport e di sfide, un avventuriero amatore dell’alpinismo e, per finire, un "artisan de l'impossible.
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SABRINA VERJEE: atleta britannica di lunga distanza e vincitrice dell’ultima edizione del Tor des Géants, ha detenuto il record assoluto per il circuito di 325 miglia del Wainwrights da giugno 2021 a maggio 2022 e il record femminile per la Pennine Way da settembre 2020 ad agosto 2021. Vincitrice nel 2020 della Spine Race e nel 2019 della Spine Fusion, entrambe gare da 430 chilometri.
MARINA PLAVAN: ha iniziato a correre nel 2004 (a quarantatré anni) sulle orme delle figlie. Dopo i primi approcci a gare brevi di corsa in montagna, l'esperta valdostana ha allungato gradualmente le distanze, fino a prendere parte al Tor des Glaciers nel 2019 e l'anno scorso. Tra i risultati ottenuti in questi anni spiccano il secondo posto al Trail delle Orobie di 140 chilometri, il terzo al Trail Andorra sui Pirenei e poi ancora un in quello di Lanzarote. Va fiera dei suoi cinque Tor des Géants, tutti portati a termine con due passaggi sul podio (terza nel 2015 e nel 2017), altrettanti aisuoi piedi (quarta nel 2014 e nel 2016) e un ottavo posto come "peggior"risultato cinque anni fa.
CLAIRE BANNWARTH: nel palmarès della campionessa transalpina le vittorie non mancano: le più recenti quest'anno al TRAILCAT200 da 322 chilometri in Spagna e alla MONTANE Winter Spine Race di 420 chilometri in Inghilterra. Prima donna classificata anche alla ALUT 2022 da 300 chilometri, alla Kullamannen by UTMB 2022 da 160 chilometri e al Munster Trail Ultra 2022 da 100 chilometri.
MAKOTO YOSHIMOTO: atleta giapponese che vanta numerose partecipazioni al Tor des Géants e si distingue dai sui colleghi per un particolare vezzo": a differenza della maggior parte dei trailrunners (che cercano di correre leggeri, portando nel loro zainetto il minor numero di oggetti possibili) Makoto utilizza uno zaino voluminoso nel quale trasporta… qualsiasi cosa. Fisico mingherlino, con i suoi 160 centimetri di altezza, i55 chilogrammi di peso e il sorriso perennemente sulle labbra, Makoto si muove con un zaino più adatto a una spedizione himalayana (minitenda compresa!) che ad una competizione sportiva, seppure su lunghissime distanze.
ATLETI SICILIANI: tra gli atleti "local" in gara ci sono alcuni dei pionieri dell’edizione zero di CDC nel maggio 2022, che ha permesso agli organizzatori di il percorso di gara, tra i quali Francesco Cesare, Filippo Pettinato, Giusi Casella, Antonio Pulizzi, Alessandro Antipatico e Ignazio Lo Iacono. Alcuni di loro dei vantano precedenti esperienze di partecipazione al Tor des Géants e ad altre blasonate gare nazionali e internazionali di ultratrail.
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