SKYRUNNING

Caccia al pettorale, al titolo e al record: si corre a settembre ma la International Rosetta Skyrace... è già iniziata 

Il classico appuntamento "sky" di fine estate suIle montagne della Valgerola (Valtellina) mette in palio i titoli tricolori di specialità.

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Il conto alla rovescia è iniziato: due mesi al via della International Rosetta Skyrace! Tutta l'estate per preparare uno degli eventi più attesi ed impegnativi del calendario. La Federazione Italiana Skyrunning guidata dal neopresidente Fabio Meraldi ha infatti confermato all’impegnativa prova ambientata nella Valle del Bitto la validità di Campionato Italiano di specialità per domenica 5 settembre. È già aperta la... corsa ai 250 pettorali attualmente messi a disposizione dagli organizzatori. I record da battere sono quelli stabiliti da Davide Magnini e Denisa Dragomir nel 2018.

Per anni finale del prestigioso circuito La Sportiva Mountain Running Cup ed ora gara più prestigiosa del calendario federale nazionale, la International Rosetta Skyrace tornerà a dare spettacolo sulle montagne del versante orobico della Bassa Valtellina la prima domenica di settembre, appunto. In Valgerola verranno assegnati i titoli tricolori FISky. Un nuovo riconoscimento per una prova il cui prestigio ha giù varcato i confini nazionali ed una responsabilità in più per i suoi organizzatori.

Ad introdurre la prova ed il suo contesto è Massimo Zugnoni di Sport Race Valtellina:

“Le iscrizioni sono già aperte e la gara come di consueto si correrà la prima domenica di settembre. Lo scorso anno, in piena sintonia con le indicazioni federali, ci siamo fermati: si trattava di dare un segnale importante. Questo è l’anno della ripartenza anche per noi. Seguendo tutte le normative ed i protocolli di sicurezza richiesti, stiamo lavorando per un’edizione degna di un Campionato Italiano. Avremo al via i migliori interpreti nazionali della specialità e - come ogni anno - campioni stranieri che proveranno a battere i record della gara che attualmente appartengono a Davide Magnini e Denisa Dragomir”.

Il limite fissato dall’atleta azzurro di Vermiglio (Trentino) è di due ore, 3 minuti e 38 secondi mentre - a livello femminile - a fare da riferimento sono le due ore, 30 minuti e 34 secondi della fortissima atleta rumena, oltretutto 24esima della classifica generale. Entrambe le performances risalgono all’edizione 2018 e sono rimaste fuori dalla portata dei top runners di quella più recente del 2019, anche a causa del gran caldo che ha caratterizzato la prova due anni fa, appunto.

Ad imporsi tra gli uomini fu lo spagnolo Jan Margarit, rimasto con il suo 02.08.26 quasi cinque minuti sopra il record di Magnini. Tra le donne invece successo della svedese Fanny Borgstrom (tra l’altro 14esima assoluta) in 02.37.57, distante sette minuti e mezzo dal primato della Dragomir. Una Rosetta International di nome e di fatto tra l’altro, quella di due anni fa, visto che al maschile il podio venne completato dal secondo posto del ruandese Jean-Baptiste Simukeka e dal terzo del keniano Dennis Bosire Kiyaka, mentre tra le ragazze la ruandese Primitive Niyirora chiuse al secondo posto, con la bergamasca Daniela Rota (terza) unica atleta di casa nostra sul podio!

Il format di gara resta quello vincente delle ultime edizioni con tracciato panoramico con vista sull’Alto Lario e sull’inizio della Valtellina. Sui 22,400 chilometri di sviluppo dell’itinerario (1740 metri di salita… ed altrettanti di discesa) sarà costantemente “sfida nella sfida” grazie ai traguardi volanti posti all’altezza dell’Alpe Tagliate ed al GPM di Pizzo dei Galli, classico snodo della Rosetta Skyrace con le catene della sua rampa finale, il tifo indiavolato sui pochi metri quadrati della vetta ed una discesa parecchio spettacolare ed impegnativa.

Oltre al Memorial Bruno - Giuliana Martinalli ed al Memorial Franco Garbellini, è confermato pure il premio per i discesisti che impiegheranno il crono migliore nella picchiata da Cima Rosetta al traguardo di Rasura. Dove ad attendere i protagonisti ci saranno numerosi premi in natura sotto forma (è proprio il caso di dirlo!) di formaggi Bitto, Latteria e Casera che hanno reso celebre questa competizione.

 

 

 

     

                                 

                                 

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