Nations League: Jedvaj, da meteora alla Roma a giustiziere della Spagna

Il match winner di Zagabria ha nel curriculum due presenze in giallorosso

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Là dove c'era Strinic, ora Zlatko Dalic schiera Tin Jedvaj. Nella bellissima vittoria per 3-2 in Nations League la Croazia che ha battuto la Spagna è scesa in campo con tre cambi rispetto alla formazione tipo dei Mondiali, tutti e tre obbligati: Lovre Kalinic e Kramaric al posto di Subasic e Mandzukic, che hanno detto addio alla Nazionale e sono stati premiati nel pre-partita. E Jedvaj, appunto, al posto di Strinic, passato al Milan ma bloccato da un problema al cuore, in via di risoluzione.

La storia di Tin Jedvaj ha delle sfumature di Italia. Vacanze romane, potremmo definirle, in realtà. Nell'estate del 2013 Walter Sabatini lo acquistò dalla Dinamo Zagabria per 5 milioni di euro. Non aveva ancora compiuto 18 anni (è nato nel novembre 1995). Era il classico prospetto di talento. Difensore abile nell'impostazione, bello da vedere, di sicuro avvenire. Non una scommessa, ma forse un azzardo da lanciare in Serie A, così giovane, in un campionato così esigente nei confronti dei difensori. E infatti Rudi Garcia gli regalò una infinità di panchine. A fine anno collezionò 97 minuti in campo, due presenze, entrambe contro il Genoa, all'ultima giornata di andata e di ritorno.

Poi via, verso la Germania. Il prestito al Bayer Leverkusen, con diritto di riscatto poi esercitato dai tedeschi nel 2015: 7 milioni di euro. Jedvaj non è mai stato un campione di presenze. Alcuni infortuni ne hanno limitato l'esplosione. Al Bayer l'anno in cui ha collezionato più partite è stato il primo, 22 match in campionato. Poi in Bundesliga non ha mai più toccato le 20 presenze stagionali. In questa stagione sono 9 i gettoni, cinque in campionato, tre in Europa League (con un gol decisivo contro lo Zurigo che ha dato al Bayer l'accesso ai sedicesimi) e una in Coppa di Germania.

Centrale, ma all'occorrenza anche terzino. Con la Croazia è difficile ritagliarsi un ruolo al centro della difesa dove ci sono gli intoccabili Lovren e Vida. Così Dalic gli ha ritagliato questa posizione. Al Mondiale solo una presenza, contro l'Islanda. Contro la Spagna si è fatto trovare pronto: colpo di testa e ribattuta da centravanti navigato per dare alla Croazia una vittoria bellissima e importante anche per il passaggio del turno, ora possibile.

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