MOTOGP

"Ovviamente non ripartirò dalla MotoGP ma da una moto più piccola": Marquez "vede" l'uscita dal tunnel  

Il campione della Honda aumenta i carichi di lavoro ma Honda non si sbilancia sulle chances di schierarlo nel GP del Qatar che apre il Mondiale.

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A poco meno di otto mesi dall'incidente di Jerez ma soprattutto a venti giorni dal via del Mondiale a Losail, Marc Marquez traccia la rotta verso il ritorno in sella. La sua giornata-tipo tra la riabilitazione, palestra ed allenamenti outdoor, la fiducia che pian piano torna, la "preoccupazione" per lo sviluppo della RC213V portato avanti in sua assenza dai suoi compagni di squadra. Con la sua riserva 2020 Stefan Bradl pronto a fare... gli straordinari ed intanto in gran forma nei test dello scorso weekend sulla pista che farà da scenario alle prime due tappe iridate.

"Mi sto concentrando sul modo giusto di rientrare, il che non significa di sicuro arrivare e vincere da subito ma cercare di guidare la moto come ero solito fare, divertirmi e tornare passo dopo passo al mio livello, con lo stesso stile. Si tratta di un processo, vedremo quanto sarà più o meno veloce. Intanto mi sento meglio ogni giorno che passa e questo è l'aspetto più importante: in palestra mi accorgo che la forza del braccio destro è sempre più simile a quella del sinistro e non vedo l'ora di tornare in sella".

"Ora le sensazioni che ricevo dal mio braccio destro sono quasi normali ma... fino ad un mese fa era un problema anche solo fare la doccia, aprire una porta, persino mangiare. È una questione psicologica: devo forzarmi a riprendere confidenza, visto che la destra non l'ho usata per così tanto tempo: una sensazione strana, perchè non mi era mai capitato nulla del genere in precedenza ma poi... l'ho superata, settimana dopo settimana. Ho iniziato a fare le cose che facevo prima, ad usare gli attrezzi della palestra, ad avvertire la forza che tornava nel braccio e soprattutto il dolore che diminuiva. Mi sento pronto a risalire in moto. Aspetto il prossimo controllo medico per avere il via libera. Poi bisogna vedere anche il tono muscolare, la riabilitazione. Però la direzione è quella giusta. Fino ad un paio di settimane fa ragionavo... di settimana in settimana, ora di giorno in giorno. Ovviamente non ripartirò dalla MotoGP ma da una moto più piccola e su un circuito non troppo impegnativo".

 

"La mia giornata-tipo nell'ultimo mese ha seguito uno schema molto preciso: sveglia alle otto del mattino, fisioterapia e palestra insieme dalle nove alle undici. Poi dalle undici e trenta alla una e trenta una sessione di allenamento che può essere bici, running o altro. Al pomeriggio, seconda tornata di palestra e fisioterapia dalle quattro alle sei e poi finalmente dalle sette alle nove sono libero ed alle dieci sono già a letto perchè... a quel punto le energie sono finite!"

"E strano non poter prendere parte ai test invernali e provare tutte le novità sulle quali i tecnici della Honda hanno lavorato durante l'inverno ma so che il lavoro per aumentare il livello di competitività della moto procede a pieno ritmo con Bradl, Pol Esargarò ed anche ccon mio fratello Alex e con Nakagami. So che mi stanno aspettando, cercherò di tornare prima possibile e... semplicemente non vedo l'ora!"

 

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