MotoGP, Rossi: "Serve perfezione"

Valentino è carico: "Devo partire bene fin dalle qualifiche". Ma Marquez avverte: "Sono molto motivato"

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"A Indianapolis ho sofferto troppo, nelle qualifiche eravamo troppo dietro. Brno è una pista grandiosa, una delle mie preferite: siamo pronti ma dobbiamo essere perfetti". Valentino Rossi si mostra determinato in vista del Gran Premio della Repubblica Ceca, 11esima prova del Mondiale di MotoGP: qui, nel 1996, il nove volte campione del mondo vinse la sua prima gara in carriera in 125. Ma Marquez avverte: "Sono molto motivato, spingerò al massimo".

E' il momento cruciale della stagione e Valentino Rossi ne è consapevole: "La strada è ancora lunga - dice in conferenza stampa a Brno -. Abbiamo superato la metà del Mondiale ma ci sono ancora otto gare. E' troppo presto per iniziare a pensare di non commettere errori, bisogna spingere al massimo". Servono, però, passi avanti rispetto a Indianapolis: "Quella in Repubblica Ceca è una gara difficile soprattutto per il jet lag. Quando torni dagli Stati Uniti le mattine sono sempre complicate, cercherò di svegliarmi con l'energia sufficiente. Il tracciato è grandioso ed è uno dei migliori, anche se negli ultimi anni i miei risultati non sono stati fantastici e credo che sia diventato tutto molto più difficile. L'aderenza in pista non è ottimale e bisogna essere perfetti nella guida già dalle qualifiche che sono il mio punto debole. Comunque siamo pronti, dobbiamo cercare di partire subito forte, poi la battaglia sarà molto dura. Lorenzo e Marquez saranno molto veloci e anche Pedrosa su questa pista è molto difficile da battere". Ma a lanciare il guanto di sfida a Valentino è Marc Marquez, col morale alle stelle dopo i successi nei GP di Germania e Indianapolis: "Sono molto motivato perché arrivo da due belle gare e stiamo migliorando - dice lo spagnolo della Honda -. Sono molto fiducioso. Le Yamaha sono a un ottimo livello ma cercheremo di prendere rischi per stare al loro passo. La classifica piloti? Ho bisogno di troppi punti, voglio pensare gara per gara senza fare calcoli. La mentalità è quella di spingere al cento per cento per lottare per la vittoria. Non posso più commettere errori perché altrimenti perderò ogni speranza. A questo punto in pratica ho già perso, posso solo iniziare a pensare alla vittoria. Non mi sento ancora come l'anno scorso ma sto molto bene".

Anche Jorge Lorenzo promette scintille: "A Indianapolis il mio passo era molto buono e ora corriamo su una pista storicamente favorevole per me e per la Yamaha - afferma il pilota spagnolo -. Lo scorso anno sono arrivato secondo, ora credo che la nostra moto sia buona per tenere il passo della Honda e per spingere fino agli ultimi giri. Sarà un campionato molto equilibrato e siamo pronti a dare battaglia". E' chiamato al riscatto Andrea Dovizioso, reduce da un periodo nero. "Nelle ultime gare non abbiamo raccolto quel potevamo ottenere. Le ragioni sono le più diverse: errori, rotture, sfortune…come la partenza di Indy in cui in un attimo ho perso tante posizioni. Ma credo che qui possiamo ridurre il gap; magari non siamo da podio, ma possiamo giocarcela. Attualmente i primi quattro piloti fanno la differenza, andando a trovare il limite e alzando l'asticella del livello. Noi restiamo concentrati e sappiamo che ci aspetto un lavorare duro", il suo pensiero.

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