Marc Marquez continua a dettare legge e centra la pole position nel GP delle Americhe, la settima consecutiva sulla pista di Austin. Il leader del mondiale ha chiuso in 2'03''787, tenendosi alle spalle la Yamaha di un super Valentino Rossi (+ 0''273) e la Honda LCR di Crutchlow (+ 0''360). Qualifica da dimenticare per le Ducati ufficiali: 8° Petrucci, solamente 13° Dovizioso, rimasto fuori dal Q2.
È Marquez il tornado
Dopo il nubifragio della mattinata, un secondo tornado si è abbattuto abbattuto sul Circuit of the Americas. Marquez ha dominato le qualifiche, creando subito un solco incolmabile per i suoi rivali e conquistando la settima pole consecutiva sul tracciato texano (anche se nel 2018 gli fu poi tolta), nonostante qualche problema con il vento nel secondo stint del Q2. Fare 7 su 7 anche in gara, visti i distacchi e la confidenza con cui guida, sembra quasi una formalità per lui.
Quella andata in scena ad Austin è stata di fatto una lotta per la prima fila, più che per la pole position. A spuntarla alla fine è stato un eccezionale Valentino Rossi, che ha confermato i progressi già messi in mostra in Argentina dalla sua M1 e si è guadagnato la seconda casella, con un ritardo tutto sommato contenuto dallo scatenato spagnolo. Nettamente battuto il vicino di box Maverick Vinales, che non è andato oltre il 6° tempo (+ 0''702) e partirà dalla seconda fila insieme alla Ducati Pramac di Jack Miller e alla KTM di un sorprendente Pol Espargaro.
Giornata da dimenticare per le Ducati ufficiali: Petrucci ha portato la sua Desmosedici al Q2, ma non è riuscito ad andare oltre l'8° tempo (+ 0''909), che gli è valso la terza fila al fianco della Suzuki di Rins e della Yamaha Petronas di Quartararo. Qualifica ancora più complicata per Andrea Dovizioso, che è rimasto tagliato fuori dal Q2 per soli 16 millesimi, beffato proprio dal compagno di team. Il forlivese ha chiuso col 13° tempo e sarà dunque costretto a partire dalla quinta fila, al fianco della Suzuki di Mir e della Honda LCR di Nakagami. La gara per le Rosse di Borgo Panigale si preannuncia tutta in salita.
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