MotoGP, Commissione di Sicurezza: "I sistemi di protezione hanno funzionato bene"

Ezpeleta: "Nessun pilota ci ha mai detto di ritenere quella curva pericolosa"

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Dopo il tragico incidente di Salom, in molti si sono chiesti se la morte si sarebbe potuta evitare con migliori condizioni di sicurezza. In particolare la ghiaia avrebbe rallentato lo scivolamento del pilota: "La via di fuga in asfalto era stata richiesta dalla Formula1 - spiega Franco Uncini, responsabile della Commissione di Sicurezza - inoltre è necessaria anche per le moto quando si va lunghi in curva".

"Nessun pilota ci ha mai detto di ritenere pericolosa quella curva - prosegue Uncini - il problema con Salom è stato l'impatto con la moto. Insieme ai piloti abbiamo deciso di continuare a correre sul tracciato della Formula1 che era stata testato qualche anno fa. Abbiamo stretto la pista, aggiunto gli air fence e posto il divieto di sorpasso in quel tratto. In generale, siamo molto contenti della sicurezza che offriamo ai piloti, ma sappiamo che si può sempre migliorare".

Anche Carmelo Ezpeleta, capo della Dorna, è convinto che le procedure di sicurezza abbiano funzionato alla perfezione: "I sistemi di protezione hanno lavorato bene, l'ambulanza è arrivata subito e anche il trasporto è stato rapido. Quello che è successo è stata una fatalità. Insieme ai piloti abbiamo deciso di continuare, se non ci fosse stata l'opzione della Formula1 la scelta sarebbe stata molto più difficile. Non sappiamo ancora bene cosa sia successo a Salom, ma la sua traiettoria era molto esterna, quindi un problema alla moto non è da escludere. Nelle prossime settimane decideremo quale layout della pista usare per il futuro".

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