Ora gli organizzatori devono farsi un esame di coscienza
Una domenica paradossale quella di Barcellona. Si perché dopo il terribile lutto e le polemiche del sabato, i gesti più belli in pista e fuori sono stati offerti da Valentino Rossi e da Marc Marquez. Prima uno spettacolare e leale duello sull’asfalto, poi la stretta di mano sotto il podio. Sequenze che riconciliano tutti con questo sport che rischiava di smarrire la sua dimensione agonistica, nel senso di ciò che dovono rappresentare le corse, trasferendo la sfida su altri piani assai meno gradevoli. I ragazzi della festa, Rossi, Marquez e Pedrosa, hanno reso l’omaggio più bello al ricordo di Luis Salom, scomparso inseguendo il sogno che coltivava fin da bambino. Immagini sontuose che hanno fortunatamente cancellato il retrogusto amaro delle parole a ruota libera della vigilia.
Resta il fatto che da domani, per chi organizza e gestisce questo sport, arriverà il momento di fare un esame di coscienza su quanto accaduto in questo fine settimana, carico di dolore e di contraddizioni. Infatti se decidi di cambiare un tracciato in corso d’opera, significa che quello vecchio non rispettava gli standard di sicurezza.