Dall'Igna carica la Ducati: "Vogliamo vincere il Mondiale"

Il direttore generale: "Con Lorenzo non abbiamo più scuse"

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Parole importanti pronunciate da Gigi Dall'Igna. Il progetto Ducati è molto ambizioso e il direttore generale del reparto corse non si è nascosto al momento della presentazione della nuova Desmosedici: "Vogliamo vincere il Mondiale, ora con Jorge Lorenzo non abbiamo più scuse. E non vogliamo averne. Non partiamo favoriti, ma ci crediamo. Dovizioso è rimasto qui con noi per completare il lavoro".

La Desmosedici è stata svelata, ma il lavoro dell'ingegnere Dall'Igna non è finito: "Abbiamo già programmato tanti sviluppi. Il prossimo appuntamento sarà in pista con Stoner e Pirro il 26 gennaio a Sepang. Abbiamo tanti sviluppi pronti nelle nostre aree di difficoltà".

Le premesse sono interessanti: "Siamo ai blocchi doi partenza della nuova stagione, quella passata si è svolta in modo positivo con crescita tecnica. Due podi e spesso vicini ai nostri avversari. Ci siamo organizzati probabilmente in maniera migliore. Siamo riusciti a far debiuttare la moto nuova già nel test dopo la gara di Vaencia per verificare che non avesse problematiche. Punto di partenza importante e tanti programmi di sviluppo pianificati con i collaudatori Stomner e Pirro. in Qatar concretizzeremo la vera moto del 2017. Sviluppi principali nelle aree di difficoltà, ma anche in quelle in cui eravamo piuttosto bravi. Poi i piloti. Ne abbiamo cambiato uno, ci sono Lorenzo e Dovizioso. Il primo è un 5 volte campione del mondo e qualcuno ne abbiamo visto insieme e questo è importante per la nostra sintonia e confidenza. Non ci resta che vincere e non abbiamo più scuse per non farlo. Questo ci pone nella mentalità più giusta per vincere il campionato. Non partiamo favoriti, abbiamo avversari fortissimi, però noi ci vogliamo provare. Dovizioso è con noi già da 4 anni; abbiamo passato moneti difficili e momenti bellissimi. Vogliamo puntare a far qualcosa d'importante".

La chiusura per il mondo Ducati
: "Voglio ringraziare i dipendenti, se siamo qua a giocare e a fare quello che ci piace è grazie a loro. Poi i Ducatisti, che ci hanno dato e ci daranno un'ulteriore spinta a fare anche di più".

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